Nathan Fake, l’ex “ragazzo di campagna” entrato non appena maggiorenne nell’Olimpo dei producer/compositori più interessanti sulla scena elettronica non solo inglese, ma anche internazionale, facendo uscire il suo primo lavoro “Drowning In A Sea Of Love” per la Border Community di James Holden, ci ha abituati a grandi sali e scendi. Dopo aver realizzato tre (ottimi) album in sei anni, dal 2012 si è volontariamente eclissato per cinque lunghi anni. Il suo ritorno con “Providence” del 2017, LP uscito su Ninja Tune, è stato un toccasana sia per il pubblico, che per l’artista, ora nuovamente sulla scena e pronto a dare vita a nuovi progetti, magari anche con un artista italiano, perché no…
Aspettando il live che presto porterà al Musical Zoo di Brescia, vediamo di capire un paio di cosucce su questo personaggio, gusti alimentari inclusi.
Siamo consapevoli di quanto, a volte, essere intervistati possa risultare noioso: stesse domande, nessuna sorpresa…Ci piacerebbe metterti a tuo agio e fartela godere, quindi quale sarebbe secondo te la migliore domanda con cui iniziare e quale sarebbe la tua risposta?
Domanda: qual è il tuo frutto preferito?
Risposta: probabilmente il mango, se non troppo maturo. O il pomelo.
È stato scritto tanto sul tuo periodo di mancanza di ispirazione. Si tratta di un qualcosa che intacca ogni processo creativo, a volte per periodi brevi, altre volte per anni. Cosa suggeriresti a producer e musicisti affetti da questo stesso tipo di blocco?
Sì, capita. Per uscirne, per me è stato fondamentale trovare un equlibrio tra il forzarmi a fare qualcosa, anche se magari un po’ di merda, giusto per non perdere il flusso, e il cambiare modalità di lavoro. Magari comprando dell’attrezzatura nuova, ma senza strafare evitando così di finire per avere troppa strumentazione, senza però utilizzarla adeguatamente.
Ascolti ancora un sacco di generi diversi o al momento sei interessato a qualcosa in particolare?
Ascolto sempre un botto di roba random, già… Attualmente però non sto ascoltando grosse quantità di musica essendo in fase compositiva. Se parliamo di elettronica, ultimamente mi piace molto Gunnar Haslam, le sue produzioni mi fanno lo stesso effetto dei primi lavori degli Autechre. Trovo molto interessante anche Taraval, un tizio che fa qualcosa di definibile come post-techno tra lo psichedelico e l’iperreale. Inoltre, sto ascoltando un sacco di musica anni ’60 e ’70 proveniente dall’Africa Occidentale.
Se potessi decidere di produrre e registrare in un luogo ideale, da sogno, dove e come sarebbe e perché?
Penso si tratterebbe di una stanza-studio dall’acustica perfetta, situata in una zona urbana, ma non troppo caotica, dove lavorare ventiquattro ore al giorno e poter anche dormire, senza vicini di casa che possano essere di disturbo. Mi piacerebbe sentirmi isolato, ma solo nel mio spazio di lavoro, non nel mondo in generale.
Ti sei buttato su Ninja Tune e il risultato in “Providence” è parso ottimo, sincero e pieno di componenti emozionali. Quali sono stati i tuoi artisti preferiti entro le prime produzioni dell’etichetta negli anni ’90?
Ho da sempre apprezzato le prime release di Bonobo ed Amon Tobin per la Ninja Tune.
Presto suonerai al Musical Zoo Festival di Brescia e la location sarà un castello. Sei emozionato al riguardo e come ti senti quando devi suonare ad un festival?
Sì, sono decisamente emozionato! Non sono mai stato a Brescia prima e la location mi intriga parecchio. Amo esibirmi ai festival perchè trovo siano sempre pieni di gente carica di entusiasmo e dalla mente aperta, oltre ovviamente ad esserci una super atmosfera!
Se potessi scegliere di trascorrere un mese in italia, quali artisti ti piacerebbe incontrare o con chi collaboreresti volentieri?
Credo risulterebbe alquanto divertente collaborare con Lorenzo Senni o Bochum Welt.
Hai “abbandonato” Border Community e il tuo amico James Holden per sperimentare con Ninja Tune. Quali sono i tuoi progetti futuri con l’etichetta?
Ho in programma altre release per loro, c’è dell’altro materiale in divenire, come al solito.
Quali sceglieresti come tue tre tracce elettroniche cantate preferite di sempre?
Chemical Brothers feat. Beth Orton “Where Do I Begin”
Crystal Waters “Gypsy Woman” (amo il suo essere “grezza”)
Fennesz + David Sylvian “Transit”
[Scroll Down for English Version]
Nathan Fake, the ex “country boy” who has become one of the most interesting producers/composers – not only for UK scene, but also internationally – when he just turned 19, thanks to his first album “Drowning In A See Of Love”, released on James Holden Border Community label, made us used to his ups and downs. After releasing 3 (great) albums in 6 years, from 2012 he has decided to disappear for 5 years. His 2017’s return with “Providence”, released for Ninja Tune, has been a sort of panacea both for public nad the artist, now on the scene again and ready for new projects, wishfully with an italian artist, why not…
While waiting for his live at Musical Zoo in Brescia (North Italy), let’s try to understand something about this guy, food tastes included.
We’re aware of how sometimes being interviewed could be boring: same questions, no surprises… We’d like to make you feel comfy “here” and enjoy, so which would be the best question to start with and what would you answer?
Q: what’s your favourite fruit?
A: probably mango, if they’re not too ripe. Or pomelo.
It has been written a lot about your period of lack of inspiration. That’s something that attacks every creative proccess, sometimes for a short time, sometimes for years. What would you suggest to those producers and musicians who suffer from this block?
Yes, it happens. For me it was kind of a balance of actually forcing yourself to do stuff, even if it’s a bit shit, just to get yourself in the flow state again, and changing your methods a bit. Just get some new gear or something, but don’t go overboard, like you can get stuck in that state of having too much stuff but not using it enough.
Do you still listen to a lot of different genres or are you interested in something particular right now?
I always listen to random stuff really, yeah… I’m not listening to a huge amount of stuff right now though, as I’m writing now. Electronic-wise right now I really like Gunnar Haslam, his stuff gives me the same feeling as early Autechre. I also really like this guy Taraval, who makes pretty full on but psychedelic/hyperreal post-techno. I’ve also been listening to westafrican music from the 60s/70s.
If you could decide for an ideal, dreamy place where to produce and record where and how would it be and why?
I think it’d be a studio room with perfect acoustics in an urban area but not too crazy, where I could work 24hours a day, and also sleep there, and with no neighbours to disturb. I like to be cut off but only in my workspace, not from the world in general.
You did the Ninja Tune thing and the result with “Providence” seemed great, sincere and full of emotional components. Which were your favourite artists among the first label releases in the 90s?
I’ve always enjoyed Bonobo’s and Amon Tobin’s early releases on Ninja Tune.
You’re soon going to play at Musical Zoo Fetival, in North Italy (Brescia) and the location will be a castle. Are you excited about it and how do you feel about playing at festivals?
Yes i am excited, I’ve never been to Brescia before, and i’m excited about the location. I love playing at festivals, I find you get a really enthusiastic and open minded crowd at festivals more, and there’s usually a good atmosphere.
If you could choose to pass one month in Italy, which artists would you like to meet or to collaborate with?
Might be fun to collaborate with Lorenzo Senni or Bochum Welt.
You “left” Border Community and your friend James Holden in order to experiment the Ninja Tune collaboration. Which are your future plans about it?
I plan to do some more releases with them, there’s some stuff in the pipeline, as usual.
You introduced vocals in “Providence”. Which are your favourite 3 electronic tracks with singing parts? And which would be a singer you’d ideally love to collaborate with?
Chemical Brothers feat. Beth Orton “Where Do I Begin”
Crystal Waters “Gypsy Woman” (I love how raw this is)
Fennesz + David Sylvian “Transit”