Simone Lanza, aka Waxlife, è uno di quei personaggi che è proprio bello avere nell’eco-sistema della musica elettronica italiana. Perché è una persona maledettamente a modo e cortese, volendo conta anche questo; ma anche e soprattutto perché è uno che la musica la ama davvero, che ha un grande ventaglio di ascolti, una bella apertura mentale e perché, più di tutto, la musica per lui è esplorazione, tentativi, cura artigianale, e non la ricetta per imbroccare un paio di singoli di successo col suono del momento che ti facciano prendere le date nei club.
Avevamo avuto con lui anche una discussione abbastanza lunga sulla sua presenza a Top Dj, nell’edizione di gran lunga meno riuscita e più discutibile: perché appunto, lui non c’entrava molto col caravanserraglio del voglio-diventar-famoso-a-tutti-i-costi, dello spettacolo che viene prima della musica. “Eh, lo so, ma questo mi darà una esposizione che altrimenti mi sognerei” (…vero, è stato così), “E comunque non rinuncerò ad essere me stesso, nel programma” (infatti è stato quello con le trovate più creative, in sede di producing). L’esposizione comunque può essere un boomerang: sì, per molti Waxlife ora è “quello di Top Dj”, e magari è entrato nei radar anche di qualcuno che segue molto vagamente e pigramente la scena elettronica italiana, ma questa etichetta rischia di non fargli del bene. Soprattutto, rischia di non fare giustizia della purezza e della ricchezza del suo approccio verso la musica.
Fra un mese però ci sarà una prova tangibile su cui discutere. Il 16 novembre infatti esce “Patterns”, il suo album di debutto. Un disco con molta eleganza e chiaroscuri, dove ci sono ospiti anche sorprendenti (Riva, la “mente” musicale dell’ultimo Myss Keta, o quel Davide Ferrario già turnista per Franco Battiato e Max Pezzali, o i Belize), dove si fanno cover dei Fleetwood Mac, dove sono contenuti brani come questo “Breathe” che siamo felici di presentare qui in anteprima, con tanto di video. Molto facilmente con Simone faremo un po’ di chiacchiere, per parlare di musica, tv, del mestiere dell’artista; intanto questo valga come antipasto non parlato. Ma decisamente appropriato.