Sebbene ci piace guardare avanti, qualche volta è utile volgere una riflessione su ciò che è stato, se non altro per scendere un attimo dalla giostra velocissima di nuove uscite che ogni venerdì, puntuale, ci intrattiene. La retrospettiva che segue serve proprio a questo, considerato che il 2018 ci ha riservato diverse sorprese sul fronte delle ristampe, con la riproposizione al pubblico di suoni più o meno dimenticati o tirando a lucido dischi importanti nel giorno dei loro anniversari. Nondimeno, sono arrivati sugli scaffali dei negozi – quelli fisici per chi ha la fortuna di averne ancora qualcuno aperto vicino casa, altrimenti quelli online – degli album diciamo così, “particolari”, frutto di registrazioni casalinghe che sembravano oramai relegate alla sola sfera privata di pochi fortunati.
I titoli tra cui scegliere erano molti, quindi abbiamo optato per una pratica sintesi: dieci perle che non dovrebbero mancare in nessuna casa, selezionate da coloro che nella redazione di Soundwall sono più attenti a questo genere di operazioni. Tirate giù la puntina – nuovamente o per la prima volta – e buon ascolto.
Air – Moon Safari
Nel 2018 sono trascorsi vent’anni – avete letto bene: v e n t i – dall’uscita del disco più importante di Nicolas Godin e Jean Benoit Dunckel. Dentro “Moon Safari” è custodito un pop elettronico che è senza tempo, forse proprio per questo sembra uscito solo l’altro ieri. Riascoltare oggi le loro soluzioni, dove la musica lounge suonata al sintetizzatore si fa psichedelica, non intacca minimamente la resa: capolavoro era, capolavoro resta. Per l’occasione la Parlophone ha ristampato il disco in vinile con una lacca fosforescente. Mai stati sulla luna? MN
Joe Hisaishi – Studio Ghibli Soundtracks
Hayao Miyazaki è uno di quei cineasti in grado di parlare davvero a tutti, grandi, piccini, giapponesi, occidentali, appassionati di anime e non. Di certo però, gli universi magici dei suoi film non sarebbero mai stati gli stessi senza le colonne sonore di Joe Hisaishi, che sono tra quelle rarissime colonne sonore che ti rimangono impresse anche a distanza di anni e ti regalano lo stesso sorriso, facendoti ripensare immediatamente a Totoro, Nausicaa e tutti gli altri personaggi memorabili dei film. Quest’anno proprio “Il mio vicino Totoro”, “Laputa – Castello Nel Cielo” e “Nausicaa Nella Valle Del Vento” hanno visto le proprie colonne sonore ristampate in vinile, in edizioni pregiatissime arricchite, ovviamente, da disegni originali e immagini dei film e contenenti, tra le altre cose, versioni sinfoniche delle tracce originali e “image albums”, tracce create appositamente per descrivere le personalità dei personaggi. Non solo un oggetto da collezionisti quindi, ma una raccolta di chicche che entusiasmeranno gli appassionati dei film. MT
John Coltrane – Both Directions At Once
Non proprio una “ristampa”, Both Directions at Once è il corrispettivo jazz delle “Smile Sessions” dei Beach Boys. Registrato nel 1968 da Coltrane col suo quartetto “storico” (Jimmy Garrison al contrabbasso, Elvin Jones alla batteria e McCoy Tyner al piano) non è stato mai pubblicato a causa di un incidente che aveva mandato distrutti i nastri, tranne una sola copia che Coltrane aveva donato alla sua prima moglie Juanita Naima e riacquistata dalla Impulse! all’asta nel 2005. Dopo circa tredici anni di lavoro operato da Ravi Coltrane e Ken Duker è finalmente ascoltabile anche da noi. EC
MKWAJU Ensemble – Ki-Motion
Introvabile più o meno dall’anno della sua uscita (se non a prezzi folli), “Ki-Motion” è il primo album del MKWAJU Ensemble capitanato da quella Midori Takada tornata agli onori delle cronache lo scorso anno grazia alla ristampa del capolavoro “Through The Looking Glass”. Un vero e proprio viaggio tra psichedelia, ritmi africani e minimalismo. Bellissimo! EC
Move D – Kunststoff
Un’ora e quindici minuti, tanto dura il disco, in cui il produttore tedesco che risponde al nome di David Moufang mischia le carte a tal punto da citare la techno di Detroit, l’acid-house di Chicago ma pure certo rigore elettronico tedesco (Kraftwerk), oltre che i viaggi interstellari tanto cari agli Orbital. Eppure non è un’accozzaglia ma un gran disco del 1995 che vede nuova luce grazie all’operazione della ava. che allarga l’esperienza aggiungendo b-sides, inediti e sessioni dal vivo. Superbo. MN
Muslimgauze – Mullah Said
Questa è un’occasione importante per tributare un genio iperproduttivo – si parla di almeno novanta produzioni su trentadue etichette diverse e circa duemila composizioni – ahimè almeno fino alla sua prematura scomparsa a soli trentasette anni. Oggetto della ristampa della benemerita Staalplaat è uno dei dischi dell’inglese Bryn Jones (questo il suo nome di battesimo) più plauditi da critica e pubblico, autentica selva di suoni e battiti che trasportano l’ascoltatore in un medioriente che lo stesso Jones aveva solo nella sua testa. Un disco (anche) politico, un disco bellissimo. MN
Prince – Piano & a Microphone 1983
Poco prima di morire, Prince aveva annunciato un tour che l’avrebbe portato a esibirsi solo piano e voce anche in Italia. Purtroppo non lo potremmo vedere mai, ma possiamo recuperare con l’ascolto di questa session registrata nel 1983 e mai pubblicata prima e che lo vede confrontare il suo genio con la prova più difficile, il grado zero. Piano e voce, appunto. E il risultato è, ma dai, magico! EC
Stereolab – Switched On [Volumes 1-3]
Si tratta di un antipasto, perché è già stato confermato che tutti i dischi in studio degli Stereolab, a partire dal seminale “Transient Random Noise-Bursts With Announcements”, saranno oggetto di ristampa “estesa” nel corso del 2019. Ma l’antipasto è di quelli gustosissimi, perché le tre raccolte di singoli chiamate “Switched On” sono più che un compendio alla carriera di una band che è sempre stata avanti nel triangolare pop, elettronica e (art)rock, con risultati solo apparentemente facili. Si occupa dell’operazione la Duophonic, con splendide lacche trasparenti. MN
Uneven Paths: Deviant Pop From Europe 1980-1991
Continua l’encomiabile lavoro di archeologia musica a opera di Music From Memory, una delle migliori etichette che proprio sui concetti di riscoperta e culto hanno costruito una fortuna. “Uneven Paths” è un viaggio nella new wave (o nel pop deviato, come preferiscono dire loro) di matrice europea (l’Europa prevalentemente non anglofona) concepito tra l’inizio e la fine degli ’80. Da avere! EC
Various – Month Of Mayhem
Ne avevamo parlato mentre stava succedendo, a maggio 2017, ma avere tutto il “Month Of Mayhem” della PC music raccolto in in un doppio LP decorato e con un packaging lussuosissimo è veramente un regalone. I nomi sono i soliti che hanno reso famoso il collettivo: Danny L Harle, A.G. Cook, e GFOTY, ma c’è anche Clark, tra gli altri, in una raccolta che include tutte le sfaccettature di un gruppo assolutamente pazzo, in grado di mettere assieme il bubblegum pop più becero, l’emo e il goth più intellettuali e cupi e una cover plasticosissima di “Windowlicker”. MT