Londra, inizio dicembre 2018, una camera di albergo: dentro ci sono Not Waving, Cosmo e ci sono anche io.
Nessuno dei tre ha voglia di dormire, Alessio ci ha appena detto del nuovo disco in uscita a nome Not Waving nel 2019 ed io e Marco l’abbiamo stressato al punto che lo abbiamo costretto a venire in hotel da noi per farcelo ascoltare.
Messa così sembra l’inizio di uno di quegli aneddoti assurdi alla Gianni Minà: “C’eravamo io, Maradona, Fidel Castro, Sotomayor, i Moncada e Andrea Zorzi...” e invece è solo la descrizione di una notte da leoni passata ad ascoltare il nuovo disco di Not Waving realizzato insieme a… ta-dà: Jim O’Rourke!
Spiegare l’impatto di una notizia del genere non dovrebbe essere difficile: Jim O’Rourke è uno dei musicisti più importanti e influenti degli ultimi trent’anni.
Ha fondato band iconiche dell’underground americano (Gastr Del Sol), è stato un componente dei Sonic Youth, ha prodotto dischi dei Wilco, degli Stereolab, dei Faust, di John Fahey, di Tony Conrad, Johanna Newsom e mille altri. Nel corso della sua carriera ha collaborato con nomi del calibro di Derek Bailey, Mats Gustafsson, Merzbow, Fennesz, Nurse With Wound, ha fatto dischi “pop”, dischi rock, dischi di musica sperimentale, elettronica, tutto. Jim O’Rourke ha fatto tutto.
E lo ha fatto sempre benissimo.
Un musicista libero, che si è mosso sempre al di là dei generi e degli steccati e che ha fatto della collaborazione con gli altri artisti un vero e proprio marchio di fabbrica.
D’altronde Jim O’Rourke, ancora prima di trasferirsi a vivere in Giappone, ha impostato tutta la sua vita musicale rifuggendo ogni forma di divismo, evitando ogni mitologia e facendo le cose nel modo più naturale e puro possibile.
Per questo quando Alessio Natalizia ci ha detto che sarebbe uscito un 12” con due tracce realizzate da lui e O’Rourke a distanza (Londra-Tokio) siamo stati contenti, orgogliosi e pure, ovviamente, curiosi, ma non stupiti. La carriera di Alessio parla chiaro e in qualche modo si muove in una direzione non troppo dissimile da tutto quello che abbiamo scritto poco sopra su Jim O’Rourke. Anche Alessio è un musicista vero, un esploratore capace di passare dall’art rock, all’ambient, alla techno, a tutto quello che volete voi portandosi sempre in dote una forte personalità e riconoscibilità.
Non stiamo dicendo che è scontato che due figure del genere si siano incontrate, per niente, ma che è bello è giusto che questa cosa sia successa e che sia successa ora.
Intitolato semplicemente “Side A/Side B” il disco è uscito oggi per Diagonal, disponibile sulle piattaforme digitali e in vinile 12” colorato e stampato in sole 500 copie (si compra qui e sta andando a ruba).
“Side A/Side B” è partito che doveva essere solo un remix ed è subito diventato tutt’altro: due tracce nate da materiale composto da Natalizia, manipolato da O’Rourke, rispedito al mittente, e tornato ancora indietro fino ad acquisire la forma che ha ora.
Due suite una di 15 minuti e una di 8 minuti che suonano opposte e complementari e se la prima ha un chiaro sapore e vistosi rimandi al kraut rock, la seconda sembra quasi appartenere al catalogo Autechre.
Insomma: una bomba!