Molte cose che sono venute fuori dallo JägerMusic Lab ci sono piaciute parecchio fin dall’inizio: la consistenza dell’operazione, la serietà, la qualità proprio “tecnica” del tutto, ma anche l’indirizzo attitudinale dato e richiesto. Di brand che si buttano nel mondo della musica ce ne sono sempre a fiotti; non tutti però evitano l’approccio de “…vabbé, ci butto un po’ di soldi dentro, la musica piace ai giovani e fa figo, così ce le svanghiamo per quest’anno”, col risultato che poi l’anno successivo nulla viene fatto e soprattutto nulla resta di quello che è stato fatto precedentemente.
Qui invece si fanno davvero le cose per bene. Di conseguenza, il livello artistico che viene raggiunto è serio. Stomp Boxx, il vincitore dell’edizione dell’anno scorso, è uno di quei dj/producer dall’altissimo potenziale ancora inespresso (o, semplicemente, ancora sottovalutato): di sicuro vedendolo e sentendolo all’opera abbiamo visto in lui qualcuno capace di mettere parecchia personalità in quello che fa, a costo di prendersi dei rischi, e non invece l’abile ragioniere che butta nel mercato con continuità degli affidabili tool buoni a farsi un nome e iniziare a macinare date in giro – una genìa che ormai da anni ha invaso la scena del clubbing, da quando insomma si è visto che non è così impossibile costruirsi una carriera e un fatturato con techno e house.
Una prima prova interessante era stata l’abrasiva “Neon” su Etruria Beat, la solidissima label del buon Luca Agnelli. Ora arrivano altre tracce, e abbiamo colto l’occasione per presentarle in anteprima: qui sotto potete vedere il video di “Extintion”, e ancora più in basso trovate il player Soundclud per ascoltavi tutt’e quattro le tracce dell’EP in uscita domani 22 marzo (per due settimane sarà disponibile in esclusiva su Traxsource). Tre tracce di Stomp Boxx, una invece è un remix di Unrazze (anche lui finalista allo JägerMusic Lab, anche lui una bella testa e una bella persona da incontrare).
Il tutto esce su Waveskin, label creata appositamente per dare libertà espressiva ai migliori soggetti che transitano per la MAT Academy – il partner fondamentale che dà l’ossatura all’operazione JägerMusicLab, nonché un’eccellenza assoluta nel campo della didattica sulla produzione di musica elettronica (basterebbe ad esempio andare a vedere il coinvolgimento di questo signore qui). In attesa di avere notizie sull’edizione 2019 – si annunciano novità interessanti – dare come antipasto l’impatto sonoro ed attitudinale a 360 gradi di chi l’anno scorso ha avuto la meglio su una qualificatissima concorrenza (la finale è stata di altissimo livello) ha decisamente un suo perché.