Venerus, senza troppi clamori ma con uno stile davvero interessante, è una delle novità più succose emerse nel panorama urban italiano 2.0 (…soprattutto se non vi interessa chi copia più o meno pedissequamente la trap americana). Il suo EP di debutto “A che punto è la notte” uscito a novembre 2018 per quella factory molto interessante che è Asian Fake (pure Coma Cose nasce lì per dire, o anche questo disco che abbiamo analizzato recentemente) merita di essere preso in considerazione, se già non l’avete fatto qualche mese fa. Ci sono delle soluzioni di produzione saporite e per nulla scontate.
Ora si tratta di iniziare a macinare date dal vivo, per dare ancora più forza al progetto. In questo senso, comunque, ci si possono concedere anche delle interessanti digressioni. Una è questa, e siamo contenti di presentarla in anteprima:
C’è bisogno di qualche spiegazione. Questo set nasce da un’idea di Pop Up – Live Sessions: come dice il nome stesso, una crew che dà vita a live “volanti” organizzati&eseguiti in posti insoliti, particolari, per vedere l’effetto che fa. Per un romano acquisito come Venerus, è bella la scelta di ambientare tutto in una fermata della Metro C: come i romani sanno, una metro un po’ “fantasmatica”, esattamente come aerea e leggera è l’interpretazione che Venerus dà delle sonorità soul e urban contemporanee. Il risultato è metafisico, straniante e, al tempo stesso, interessante.
Potete divertirvi a fare il confronto con il materiale originale (più “lavorato” in studio, non sottoposto al trattamento “essenzialista” richiesto da una formazione live di questo genere) planando subito sul player qui sotto.