Distratto da un suono distante da quello prodotto da sempre da Fabrizio Lapiana e dalla sua Attic Music, ricordo esattamente l’occasione in cui entrai in contatto con la sua musica. Era il 2014 e avevo appena ricevuto il promo digitale di “1002“, lo split-EP che Fabrizio Lapiana ha avuto il piacere – e l’onore – di dividere col compianto Max M; senza dubbio uno dei più bei M_REC LTD mai usciti. Da quel cortocircuito è partita l’esplorazione verso la sua (già) ricca discografia, con uno sguardo sempre attentissimo verso tutto ciò che l’avrebbe coinvolto di lì in avanti. Perché Fabrizio, questo è doveroso sottolinearlo, è un artista forte di una sensibilità rara e di una curiosità vorace, prerogative che lo hanno sempre portato a distinguersi all’interno dell’incredibilmente ricca scena romana, movimento di cui è protagonista – quantomeno per attitudine, dal momento che è si è da poco trasferito a Berlino – insieme ai vari Donato Dozzy e Giorgio Gigli.
Insomma, se avete voglia di techno, quella ricercata, avvolgente e ipnotica, il podcast di oggi è ciò che fa per voi. Signore e signori: Fabrizio Lapiana.