L’altra faccia della medaglia. Solo qualche giorno fa vi avevamo parlato di oltranzismo e della line up dura e radicale che avevamo osservato e studiato ad Heart Of Noise, il festival austriaco di cui siamo stati recenti ospiti. Giusto il tempo di preparare le valige, ascoltare qualche nuova uscita (a proposito, attenzione al Dj Kicks di Peggy Gou ad esempio) e siamo pronti a ripartire per andare a scoprire l’altra faccia della medaglia dei festival estivi.
Da mercoledì saremo ospiti del Balaton Sound, uno dei classici e storici festival estivi sul lago Balaton in Ungheria, ad un centinaio di chilometri da Budapest. Come detto qualche riga sopra, andiamo a vedere, ascoltare e osservare un festival ideato e pensato nella maniera diametralmente opposta rispetto a quanto visto in Austria.
Da una rapida occhiata all’intensa line up a copertura di cinque-giorni-cinque di festival, è facile comprendere come si parli di un evento che punta tutto sul divertimento, l’aggregazione, lo spirito festaiolo tipico del centro Europa, con il sole e le tipiche attività di contorno che rendono queste rassegne un luna park a cielo aperto.
Attenzione però, perché qualche punto focale un po’ diverso è presente, e nemmeno troppo sottotraccia. Perché se è vero che il carrozzone EDM è presente con i pesi massimi Tiesto, Marshmello, Don Diablo e The Chainsmoker, se è vero che come ad ogni festival da queste parti non può mancare Armin Van Buuren, uno che da solo è capace di muovere folle oceaniche ad ogni sua apparizione, e se è vero che non mancheranno nomi in auge del panorama mainstream danzereccio come J. Balvin o Kalkbrenner, è altrettanto vero anche che guardando bene troviamo novità e sorprese che meriteranno in fase di analisi qualche approfondimento in più.
Tanto rap e tanta trap, tanti nomi difficili da immaginare in Italia tra cui sicuramente spiccano Future, uno che con “DS2” nel 2015 ha scritto i canoni di molta della trap a venire, e Denzel Curry, che con “HUU” uscito giusto un mese fa ha probabilmente scritto uno dei dischi rap dell’anno. Inoltre, inutile negare che scoprire cosa sta combinando Sean Paul non ci dispiace poi molto.
Se questi nomi sono ormai di primaria importanza e si mischiano ai soliti Martinez Brothers, Dubfire, Jamie Jones, per il lato “cassa in 4” – tenendo alta la qualità del divertimentismo – altra attenzione alle cosiddette seconde linee. Sofi Tukker, Valentino Khan e Nervo fanno un’EDM fuori dagli schemi e sicuramente possono darci una mano a capire lo stato dell’arte di questo controverso genere dato per morto almeno una volta all’anno ma che invece… Non dimentichiamo infine i nostri Marco Carola e Deborah De Luca oltre che i Rudimental, che valgono come classica conferma per chi cerca la festa a colpo sicuro, ciascuno nel suo campo.
Palchi enormi, fuochi d’artificio come alla sagra di San Rocco, musica h24 e yoga ad accompagnarla sin dal mattino; boat parties, palestre a cielo aperto ed aree vip su tutto il lungo lago. Un pochino stiamo immaginando il vostro storcere il naso e le vostre facce perplesse, dietro una tastiera è facile snobbare il tutto perché ci si crede elevati a ben altra cultura, questo fino a quando non si chiude Facebbok e si accende “Crash Team Racing Nitro Fueled” per tornare bambini. Alla base il concetto è lo stesso: il divertimento non ha dogmi né discriminazioni. Esiste il divertimento con i film di Fassbinder come esiste Gardaland (con molte soluzioni di compromesso in mezzo): il bellissimo ed oceanico pride di Milano l’ha appena dimostrato. Pronti a partire dunque, vedendo cosa portare a casa come esperienze e conoscenze e, massì, sperando anche in un divertimento esagerato.