Eh sì, anche quest’anno Nextones è un gioiello che non dovreste davvero farvi sfuggire. Certo, la Val D’Ossola se non si abita precisamente lì non è proprio dietro l’angolo; vero, spesso bisogna essere ben sintonizzati sulle previsioni atmosferiche, perché sono zone dove anche a luglio la pioggia sa far capolino e rovinare in parte le cose; sicuro, non è il luogo dove farsi bagni di folla immensi e pazzeggiare in console dietro al dj col drink in mano. Quindi sì, Nextones non è forse il più “estivo” degli eventi che possiate immaginare ma chi se ne frega perché, credeteci, è uno dei più affascinanti in assoluto. E non solo in Italia. In passato ne abbiamo parlato più volte, anche perché oltre alle location semplicemente pazzesche scelte ogni anno c’erano sempre delle line up di alta, altissima qualità; quest’anno, la storia non cambia. Anzi: per certi versi alza ancora di più il livello, per vedere l’effetto che fa.
Perché in realtà se siete in cerca di un’estate festaiola, da Serie A del clubbing, il nome di Nina Kraviz è uno dei primi in cui imbattersi, no? Ma fortunatamente l’artista russa sa anche ogni tanto imporre nel suo calendario delle scelte non scontate, e dai mille meriti: è successo recentemente per una data in una location umbra “particolare” con la crew Dancity, succede ora con Nextones 2019. E’ lei la indiscussa e per certi versi sorprendente stella in cartellone quest’anno: siamo molto curiosi di vederla all’opera in un luogo dove come pubblico davvero arrivano i migliori, i più motivati, i più raffinati, i più esteti e, insomma, non solo treni di gente in canottiera teleguidata e braccialettata da PR italici, albionici o balearici.
Quest’anno Nextones alza per certi versi ancora il livello, per vedere l’effetto che fa
Ma pure il co-headliner di venerdì 26 luglio merita il circoletto rosso, anche se per altri motivi: con Amnesia Scanner e le loro sofisticatissime ed affascinanti sperimentazioni audio/video si (ri)entra in effetti nel canone più famigliare per Nextones, un festival da sempre attento a cercare le menti più preziose della musica elettronica, quelle per certi versi più in grado di unirsi in maniera naturale ed immediata ad una scenografia naturale imponente, impressionante, vertiginosa, sospesa tra bellezza e il timore che ti incute. Ad ogni modo: bel colpo, averli.
Line up del primo giorno che viene completata da due artisti italiani di livello: su Caterina Barbieri ormai non servirebbe nemmeno aggiungere troppo, da anni è una delle musiciste più raffinate ed ispirate nell’esplorare il mondo puntiforme delle emozioni, dei modulari, delle strutture iterative ma sempre mutevoli e, avendola appena vista al Sónar barcellonese, non possiamo che dirvi quanto stia diventando sempre più brava, sempre più “perfetta” nel creare musica avvolgente e geometrica ma con un cuore (con l’aiuto anche della componente visuale di Ruben Spini, in premiere italiana). Per quanto riguarda il videoartista ravennate Yuri Ancarani, invece, Nextones sarà l’occasione per assistere a “Il Capo”, una delle più efficaci creazioni di un artista che ha già esposto al Guggenheim di New York, all’Hammer di Los Angeles e, per stare a casa nostra, al MAXXI romano e alla Dondazione Sandretto torinese: curriculum vitae di altissimo livello.
Sabato 28 luglio chiamata alle armi per tutti i fan dei Coil (che, spesso, più che un gruppo sono una vera e propria religione… e non per caso): c’è infatti Drew McDowall in arrivo, ha preparato uno specialissimo show audio-visuale in collaborazione con Florence To per celebrare i vent’anni dell’uscita di “Time Machines”. Prima assoluta in Italia. Occhio anche all’altra avventura A/V in alto nel cartellone prevista in giornata, appaltata a Sinjin Hawke e Zora Jones, gente che ha un portfolio di collaborazioni che va da Dj Rashad a Kanye West, ma per entrare nel mood giusto arrivate presto fra le vertiginose cascate di marmo e scrutinatevi anche la terza avventura multidisciplinare tra suono ed immagini del giorno, a nome “Inte*ra”, confezionata dalla unit creativa canadese/berlinese Acting Press.
(un’immagine delle edizioni degli anni passati; continua sotto)
Ok l’audio/video, il fascino e il resto, ma si balla? Si balla. Se il giorno prima garantisce la Kraviz, per la seconda giornata ci sono Laurel Halo, uno dei nomi più consistenti della Hyperdub (la label di Kode9 che ha lanciato Burial, ricordiamo per i distratti), e il britannico Batu, uno da tenere d’occhio. Resta un ultimo coriandolo di fascino per la giornata della domenica, 28 luglio, quando per i soli possessori dell’abbonamento integrale – quello comprensivo di campeggio – Acting Press farà il bis e presenterà “Globex”.
Poi, come da buona tradizione, c’è anche il contorno: ok che spendere un weekend in una gigantesca e spettrale cava di marmo tra musica elettronica di alto livello è già da sola una di quelle esperienze che da sole troncano il fiato e vi restano impresse nella memoria per sempre, ma al solito Nextones vuole offrire una esperienza a trecentosessanta gradi: passeggiando per il sito, potete infatti scoprire un bel programma di escursioni sul territorio da fare durante la giornata, perfette per “raccontare” quello che è un po’ il claim del festival: il viaggio nel rapporto fra ciò che è estremamente antico, anzi, maestoso e senza tempo, e ciò che invece si può immaginare, vivere e sperimentare dei “mondi a venire”. Itinerari archegolofici, la visita degli Orridi di Uriezzo, immersioni nella natura, visite a borghi nascosti e deliziosi.
Biglietti ed informazioni? Andate qui, o seguite la pagina Facebook ufficiale del festival. Intanto vi anticipiamo la timetable precisa: