Tornerà il prossimo 23, 24 e 25 agosto SPARKS Festival, la rassegna pugliese giunta quest’anno alla sua sesta edizione. L’idea – fortunatamente dirà, chi come noi, è rimasto conquistato dalla tre-giorni di Putignano – è sempre la stessa: coniugare, in un contesto ambientale unico e accogliente, creatività, musica, arti visive e cibo di qualità. Un festival dedicato agli incontri virtuosi, insomma, dove le tradizioni del magico territorio di Putignano incontrano quelle arti maggiormente orientate al futuro e alla ricerca: non mancheranno concerti, installazioni e laboratori per grandi e piccini, col cibo a kilometro zero a far da collante.
Anche quest’anno ampio spazio sarà dedicato a quei protagonisti che hanno scelto Putignano come una sorta di casa per le vacanze estive (chiamateli scemi!). Su tutti Bill Kouligas e la sua PAN hanno trovato in questo angolo di Puglia terreno fertilissimo per le loro sperimentazioni, attestandosi a “resident label” del festival: quest’anno l’iconica etichetta tedesca porterà alcuni degli artisti più interessanti della su scuderia, come Beatrice Dillon, Toxe, Still feat. Kaiyde e Freweini.
Completano il cartellone l’olandese Jameszoo, da poco approdato alla Brainfeeder di Flying Lotus, Moses Boyd, i ragazzi di FAT FAT FAT Soundsystem, la crew Ivreatronic e Jolly Mare, oltre agli immancabili talenti di casa Gianni Pinto, About Blank, gli Smashroom I Need e all’afterparty organizzato con DSNC e Mucca presso Masseria Capone dove si esibiranno Michele Costante back-to-back Not Mass, Max Cyelle, Think’d e il concerto per all’alba della domenica.
In questa edizione, sottolineano gli organizzatori, la già suggestiva cornice ambientale del Parco Grotte di Putignano sarà resa ancora più affascinante dalle istallazione e gli allestimenti che saranno realizzati grazie alla collaborazione tra Faniuolo Illuminazioni, Chiodo Fisso, Fau Festival, Resin Mag e Alberto Zampano/Ultralow e Silvia Montevecchi, due talentuosi artisti provenienti dal vivaio di LABA e l’allestimento di Nimar.
Completano il menù la fotografia, con il progetto site specific di Dino Frittoli e dello studio F-Project, performance di arte circense, e l’area food, animata da alcuni dei migliori produttori e ristoratori locali. Durante le serate del festival, infine, sarà possibile immergersi a trenta metri nel sottosuolo per esplorare le grotte carsiche, la cosiddetta Grotta del Trullo.