“Weird Reflections Beyond The Sky” sarà questo il titolo del imminente debut album di Pablo Mateo per la Figure di Len Faki. Un album nato per essere “accessibile a tutto il pubblico” cosi l’ha definito il producer berlinese che da diversi anni cavalca la scena techno underground internazionale. Un LP che convince sin dal primo ascolto, finalmente l’occasione di raccontarsi al grande pubblico il formato long play approfondendo tutte le sfaccettature del suo suono. Oggi vogliamo proporvi “Just News” traccia intima che fa di pad e stesura sincopata il punto di forza. In questa nostra chiacchierata abbiamo approfondito approccio, processo produttivo e salute della scena internazionale. “Weird Reflections Beyond The Sky” è pronto per conquistare tutti, info e pre-order disponibili.
Pubblicare il primo album è, per molti artisti, un punto di arrivo. Tu hai trascorso gli ultimi anni tra date e studio dove hai prodotto alcuni EP per svariate etichette per poi scegliere Figure per il tuo LP di debutto. Com’è stato lavorare per loro? Ti sei sentito condizionato dall’importanza della label: maggiore stress o carico di responsabilità?
Ho scelto Figure come piattaforma per il mio album perché amo il loro modo di fare e le persone che la compongono, anche a livello personale. Dopo le mie esperienze nel settore della musica ho deciso che quest’ultimo è uno degli aspetti più importanti per me. Per lavorare o collaborare con qualcuno la comunicazione è essenziale e per avere la libertà di cui hai bisogno come artista. In poche parole: non rompere le scatole! E per favore, non dirmi cosa devo fare.
Dove hai prodotto l’album? Hai incontrato delle difficoltà o è stato un lavoro facile?
Tutto nel mio studio di Berlino, ho impiegato un anno e ho utilizzato il mio sistema modulare ed un clone analogico della TR808 di Acidlab. Ho amato la fase di produzione perché avevo già bene in mente il risultato finale.
Hai descritto questo LP come “accessibile a tutto il pubblico”, interessante. Questo significa che hai adattato e interpretato a tuo modo la techno per renderla accessibile a tutti? Oggi possiamo tranquillamente considerare la techno un genere mainstream, un producer con un background da dj cresciuto in club intimi cosa pensa di questa lettura “hypebeast” della scena?
Lo intendo come accessibile a un vasto pubblico perché non è un album “club only”, puoi apprezzarlo a casa o ascoltarlo con un bel sounds system e decidere se ti piace o meno. Non penso che la techno sia mainstream, sono sicuro che sia ancora molto lontana rispetto al vero mainstream, sicuramente si è commercializzata diventando un movimento culturale giovanile e, come in tutte le culture giovanili, esistono un codice visivo, estetico e un atteggiamento da tenere ben precisi. Penso che ci siano ancora correnti creative per tutti nell’ampio spettro di ciò che definiamo techno.
I tuoi fan ti conoscono anche come Wrong Copy, moniker con cui hai prodotto un EP per la MDR di Marcel Dettmann, e come A&R della Artful Rifle con la quale hai pubblicato un tuo EP “Tentlover”. Ora questi due progetti sembrano in stand-by, hai deciso di investire tutte le tue energie su Pablo Mateo?
Sì, esattamente. Volevo arrivare al punto in cui poter dire: “ascolta, ecco il mio stile, il mio suono”. Certo, questo percorso non ha fine, lo immagino come un processo in evoluzione costante, ho investito molto tempo negli ultimi anni per immergermi nel mio suono e raggiungere un ottimo livello di qualità sonora. Vediamo cosa succederà! Lasciami aggiungere una piccola precisazione, di recente ho pubblicato un nuovo disco su Artful Rifle.
Sfortunatamente, l’estate che si è appena conclusa e stata molto negativa per la scena italiana, molti club hanno chiuso e molte organizzazioni lottato per “sopravvivere”. Come dj visiti molti club europei e internazionali, trovi problemi simili anche al di fuori dell’Italia? Quali sono i suggerimenti che puoi dare per risolvere questa situazione?
Investire più tempo ed energie in talenti giovani e sconosciuti e costruendo una nuova scena basata sull’amore per la musica e uguaglianza! Nella maggior parte dei casi, i grandi eventi non sono in alcun modo sostenibili se non esiste una base solida che li tenga in vita.
foto credit Veronika Natter