Già ci è capitato di occuparci di Gabriele Poso, e non potrebbe essere altrimenti: il suo tocco elegante ma al tempo stesso appassionante è una di quelle cose che rendono la musica un posto migliore. Lo hanno pensato presso label come Yoruba o BBE (hai detto nulla!), lo hanno pensato tutti quelli che ne hanno incontrato le esibizioni dal vivo. Proprio queste ultime sono state la scintilla originaria dietro alla release discografica in arrivo. Ce lo racconta per bene lo stesso Gabriele:
“Batik” è un disco nato in maniera completamente naturale, durante le pause di studio, quelle in cui dopo le prove ci fermiamo sempre ad improvvisare. Ho capito che quello che suonavamo in quel momento aveva un carattere decisamente definito, così abbiamo organizzato una sessione di registrazione assieme alla mia band – in presa diretta – che cristallizzasse quella situazione. Nel disco ho provato a tirare fuori quell’energia che di solito la band sfodera durante i concerti dal vivo. Ciò che succede in quel momento è di solito unico ed irripetibile, e non può essere replicato. Volevo congelare questa unicità per metterla in un disco. E seguendo sempre un’onda ho incrociato per caso a Sydney Miles Cleret di Soundway Records – un’etichetta che ho sempre stimato tantissimo. Ci siamo ritrovati sul divano di un promoter australiano, amico in comune, a parlare di musica. Lui si è innamorato del progetto, su cui stavo lavorando proprio in quel momento, ed è nata così questa splendida collaborazione, che spero possa ancora continuare nel tempo”
L’album esce tra un paio di settimane, precisamente l’11 ottobre, ma siamo felicissimi di poterne offrire un assaggio in anteprima: ecco a voi “Lime Tree”, e davvero la forza dinamica e l’eleganza qua riescono a combinarsi in una maniera da manuale. E da amare. Ascoltare per credere.
(foto di Ilenia Tesoro)