Espandere i confini della conoscenza e consapevolezza: spesso, molto spesso la musica elettronica è un “tool” per il proprio divertimento notturno e stop, senza porsi troppe problemi sulle mille implicazioni che certi tipi di musica (che creano per giunta un certo tipo di modalità d’aggregazione) generano. Eppure è un tema impostante, anzi, vitale: perché dà spessore a tutta una serie di aspetti, a partire da quello più banale e ludico – andare a ballare al ritmo di techno e house (e generi e sottogeneri vari). E’ importante. E’ importante culturalmente, è importante perché ci fa godere ed assaporare più in profondità tutto quello che facciamo, leggiamo e balliamo.
Ecco perché è bello poter segnalare un ciclo di incontri a Roma, nella cornice di Contemporary Cluster (a Palazzo Cavallerini Lazzaroni, in Via dei Barbieri 7) dal titolo “Ritualità e Sinestesia” e coordinato da Caterina Tomeo – già all’opera sui contenuti multimedia di alcune edizioni passate di Spring Attitude. Il calendario completo lo potete trovare qui, noi intanto segnaliamo molto volentieri il prossimo appuntamento: il 19 dicembre si parlerà di “Cultura Rave”, con gli interventi del grande Andrea Benedetti, della bravissima ed attentissima veterana Simona Faraone e di uno dei migliori cronisti in Italia su ciò che ruota attorno al mondo dei rave, Pablito El Drito (che poi si cimenterà anche in un dj set a tema, ovviamente solo vinili); in più, nella “Cave”, il sotterraneo del palazzo, ci sarà presentazione del libro di Matteo Castaldi (attraverso immagini e flyer storici) “Un Lampo nell’Anima – Ravers nella Roma illegale degli anni ’90”, a cura di Dario Pellegrino ElectroVinyl (e Castaldi parteciperà anche al talk). Inseritelo nel vostro calendario personale, soprattutto se state dalle parti di Roma: ne uscirete arricchiti. E occhio: pure a Dancity Winter alla fine di dicembre, nel programma del festival, ci saranno un po’ di appuntamenti collaterali piuttosto significativi.