…ok, diciamo che dovete avere un minimo di passione per le varie declinazioni della musica black, in primis funk ed hip hop: ma se siete appassionati di faccende dance – e il fatto che vi troviate su queste pagine lo induce a pensare – sono due generi musicali che devono stare assolutamente nel vostro DNA, no? Ad ogni modo, non è nemmeno necessario siate fissati con storie di musicologia: perché qualsiasi siano i vostri gusti, ciò che promette sulla carta la inedita combo tra Kaos One (accompagnato da Dj Craim) e La Batteria è piacere puro.
E’ adrenalina, è impatto, è forza ritmica, è rime corrosive, è visioni cinematiche. Tutto questo assieme. Kaos infatti è semplicemente una leggenda del rap italiano: elusivo, abrasivo, incredibilmente suggestivo nella sua intensità e visionarietà testuale (ma capace di punchlines epiche), e il suo sodalizio con Dj Craim – che molto c’ha messo anche nello splendido “Adversus”, il ritorno dei Colle Der Fomento – è una delle vere certezze dell’hip hop di casa nostra che se ne frega degli stream e delle classifiche ma che non fa prigionieri in quanto a qualità e visione. Non è un caso che i loro live continuino a mietere entusiasmi e presenze solo ed unicamente sulla base del passaparola: niente cazzate, niente trovate mediatiche, niente ammicchi, niente giochi da starsystem ed agenzie… non servono.
Jazz:Re:Found (sempre sia lodato) ha incoraggiato questa collaborazione con La Batteria: semplicemente, una delle migliori band italiane su quei percorsi che ondeggiano tra funk e cinematicità. Percorsi nobili, nobilissimi, con una grande significato filologico e una ancora più grande capacità di creare musica che seduce, coinvolge, prende insieme alla mente e al corpo. Non è una collaborazione “a freddo”: all’interno de La Batteria ci sono dei veri appassionati di hip hop (in primis David Nerattini, aka Little Tony Negri: forse il più grande conoscitore di casa nostra della materia); e per quanto riguarda Kaos, beh, un Sacro Graal dell’hip hop old school di casa nostra è il joint album tra Lo Greco Brothers e Radical Stuff, alias la formazione in cui Kaos militava tra fine anni ’80 e primi anni ’90, quando mettersi a fare hip hop era da pazzi (e quindi ancora più meritorio: non certo come ora che i ragazzini si mettono a farlo per diventar famosi, fare SWAG e cazzate simili). Quel disco lì era un seminale progetto di incrocio tra jazz/funk/soul e il sapore ruvido dell’hip hop più autentico.
(continua sotto)
Ora, più di venticinque anni più in là, con protagonisti in parte diversi, questo incontro “pericoloso” si ripete. Potete beccarlo live, in due esclusive date che davvero vi consigliamo di non perdere per nessun motivo al mondo: Bologna al TPO il 14 dicembre, Milano al Circolo Magnolia il 22. Al momento ancora non si sa se saranno due eventi unici ed irripetibili, o se è l’inizio di un nuovo sodalizio stabile: nel dubbio, ma anche solo per il piacere di vedervi un live della madonna mai visto prima, noi queste due date le cerchieremmo decisamente nel calendario (ah: come dj “di raccordo” prima, durante e dopo c’è anche un altro drago totale, Katzuma, un genio del funk “spaziale” ma anche colui che quando si faceva chiamare Deda faceva parte di un gruppuscolo come Sangue Misto o creava hit come “Aspettando il sole”). Potreste rimpiangere molto, in futuro, il fatto di non esserci stati. Lettore avvisato…