Un colpo a sorpresa: perché solo i grandissimi – quelli che non hanno mica bisogno di chissà quale apparato promozionale perché fanno notizie anche se solo starnutiscono – finora hanno varato la pratica della “uscita a sorpresa”, tipo che appunto senza aver detto niente a nessuno all’improvviso butti lì un album nel mare magnum digitale (e non) del mercato. Tutti gli altri, i comuni mortali, seguono ancora le normali routine. Ovvero promo che girano nelle settimane precedenti, comunicati stampa, eccetera eccetera.
La Batteria – ovvero una di quelle realtà che assieme per dire ai Calibro 35 tanto fa per preservare l’idea di un funk solidissimo ma visionario, fatto di citazioni intelligenti, qualcosa insomme di ben poco “italiano”, parafrasando Stanis La Rochelle – ha fatto esattamente così per “Notes In The Dark”. In effetti è un disco abbastanza particolare, se paragonato alle loro release precedenti. Lo dichiarano loro stessi:
Noi l’ascolto ve lo consigliamo per davvero, perché abbiamo trovato davvero moltissime idee che potrebbero essere saccheggiate per dare vita ad una tech-house intelligente e non noiosa, immaginifica e non statica e monotona. Del resto, questa nostra idea trova già una mezza declinazione per dire in “Evoque”, traccia che mette in campo un accenno di cassa in quattro. Si perde forse il “tremendismo” ritmico, in questo forma “da library” della Batteria, ma la suggestione è veramente tanta.