La carriera di Hayden James prende il via nel 2013, con il fortunato, ma ancora leggermente acerbo, EP omonimo. Un anno più tardi, ecco che arriva “Something About You“, traccia che non solo si propone da subito come hit, ma che sembra anche ben esemplificare il sound dell’artista australiano, che concilia sensualità e sonorità che vanno dalla dance al soul. Queste caratteristiche sono rimaste invariate, come ben si nota qualche anno più tardi, nel 2019, momento in cui l’artista sembra aver preso piena consapevolezza del suo lavoro; con l’uscita di “Between Us“, disco dal carattere definito e deciso, Hayden James ha trovato la direzione in cui proseguire.
Partiamo subito facendo un resoconto: hai molti successi nel tuo repertorio…guardando indietro, come pensi che la tua musica si sia evoluta?
Bella domanda! Penso che la mia musica si sia decisamente evoluta, non solo considerato il tempo che è passato o ciò che la gente sta producendo, ma anche nei miei gusti personali e in ciò che mi piace scrivere. Penso di essermi sempre interessato più alla canzone che alla musica da ballo, anche se vengo classificato nel genere della dance-house. Comunque sì, la mia musica si è evoluta; penso che tutta la mia discografia nel complesso abbia un senso. Se ascolti i dischi di Hayden James ora e il primo, “Permission To Love”, penso che tutto risulti molto omogeneo.
Ma l’evoluzione della tua carriera, è andata di pari passo anche con una crescita dal punto di vista personale?
Si, certo! Voglio dire, sono stato così fortunato in questi anni…soprattutto perché la musica che ho scritto mi sta portando in giro per il mondo. Mia moglie ed io viaggiamo insieme ed è fantastico! In realtà, abbiamo anche appena avuto un bambino che ora ha un anno e sì, devo dire che sono cresciuto molto! [ride]
Sicuramente “Something About You” è stata la svolta: è stata un’esperienza travolgente come la immagino? È stato uno shock?
È stato speciale. Ricordo esattamente dove ero seduto, in questo piccolo studio che ho ricavato da una delle camere da letto del mio appartamento. Mia moglie era appena tornata a casa da lavoro e mi pare fosse in cucina a preparare la cena. Stavo suonando degli accordi e per la prima volta, quando ho sentito “bump bump bump bump bump” con questo suono della batteria in background, ed entrambi ci siamo rivolti verso l’altro e abbiamo detto: “Oh, questo è davvero buono!“. Quindi, da quel momento, l’ho tenuto, l’ho sperimentato, sapevo solo io di aver trovato un suono speciale. Si, sono davvero felice che tutti possano apprezzare queste sonorità e devo dire che è stato un percorso davvero emozionante. Adoro il fatto di avere molte più canzoni ora…conosco alcune persone e alcuni artisti che hanno solo una grande hit; io non ho mai voluto essere così, io voglio molte grandi canzoni insieme che, penso, stiano lentamente arrivando.
Quanto conta la tua città, Sydney, nel processo di ricerca del tuo suono?
Molto! Vivo molto vicino alla spiaggia di Sydney e, grazie al bel tempo, stiamo in acqua, facciamo surf, suoniamo sulla sabbia, ci rilassiamo…quindi la mia musica è sicuramente influenzata dal mio ambiente. Detto questo, mi piacerebbe vivere in un’altra parte del mondo, anche solo per un anno, e scrivere musica. Conosco davvero bene i ragazzi di Rüfüs Du Sol e so che i sei-sette mesi che hanno trascorso a Berlino a scrivere musica hanno dato forma in maniera sostanziale al loro disco. Penso che sarebbe molto divertente e sarebbe anche un’esperienza diversa vivere in un posto sconosciuto e creare in uno spazio diverso da quello a cui sono abituato.
La tua musica ti ha anche portato sui palchi dei festival più famosi, permettendoti così di vedere anche il pubblico più vario: qual è quello che ti ha colpito di più? Noti differenze da un paese all’altro?
Sì, ci sono stati alcuni momenti incredibili ai festival. Penso che essere australiano, fare concerti ed esibirsi in Australia sia per me veramente motivo di orgoglio, perché stiamo parlando del mio paese d’origine. Direi che il mio set a Splendor In The Grass nel 2019 sia stato il mio preferito, ma amo molti dei miei set che ho suonato in giro per il mondo. Ho suonato al CRSSD Festival di San Diego anche l’anno scorso, il che è stato fantastico; essendo sull’acqua, c’era un’atmosfera così speciale…un paio di anni fa ho suonato a Glastonbury in una tenda molto piccola, ma è stato così divertente anche solo sperimentare quel festival. Chiaramente ho suonato anche in Europa…uno dei miei festival preferiti a cui ho suonato è stato a Copenaghen e anche Lowlands ad Amsterdam. Ho avuto esperienze incredibili ma devo dire che per me le gig in Australia sono le più memorabili. Del paese in cui ti trovi a suonare devi assorbirne l’energia e devi sapere che tipo di musica va per la maggiore. Lo puoi sicuramente sentire, però, solamente dal palco.
Sai, trovo la tua musica davvero sensuale: qual è il tuo segreto?
[Ride] Grazie! Beh, penso sia il modo in cui sto raccontando una storia…di solito le mie tracce parlano d’amore. A volte riguarda me e mia moglie, a volte, una coppia fittizia che mi invento. Penso che uno dei segreti principali per rendere la musica così sensuale sia, non lo so, usare la semplicità…per me, la semplicità è la chiave.
Sai, vedrei molto bene una collaborazione con The Weeknd…
Si! The Weeknd … Voglio dire, la sua voce, è semplicemente incredibile! Mi piacerebbe certamente collaborare con lui…tu per caso lo conosci? [ride]
Purtroppo no! Vediamo se posso fare qualcosa…con chi altro ti piacerebbe collaborare?
Adoro una band australiana, chiamata Parcels, che penso in realtà si trovino a Berlino in questo momento…Penso di amare anche solo ascoltare le persone suonare; mi piacerebbe scrivere musica con Phoenix, Daft Punk…puoi immaginare da dove venga la mia ispirazione. Inoltre, aggiungerei, Rüfüs Du Sol, Odesza, Caribou…mi piacerebbe scrivere con Jamie XX, Pharrell Williams,…Lo so, ho davvero una lista infinita. Credo però che bisogni guardare al futuro e vedere se si riesce a collaborare con le persone che, per ora, sono solo sogni.
Beh, hai anche collaborato con Katy Perry se non sbaglio…com’è stato?
L’ho fatto, sì! Il suo management mi ha contattato un paio di anni fa e mi ha detto: “Ci piace quello che stai facendo, ci piace Something About You.” Quindi mi hanno portato in aereo a Santa Barbara, dove vive lei, e siamo stati in studio per due settimane insieme. Ero così nervoso di andare a quella sessione! Eravamo solamente io e lei, abbiamo scritto un sacco di musica. Una delle tracce che abbiamo scritto è nel suo album chiamato “Witness” ed è la canzone chiamata “Déjà Vu”, è stato molto divertente. È così professionale, è molto simpatica, è un talento incredibile; quindi, è stato davvero fantastico lavorare con lei.
“Between Us” arriva sei anni dopo il tuo singolo di debutto: possiamo dire che sia un album con una gestazione piuttosto lunga? Ti sei mai sentito scoraggiato o perso?
Una volta che ho capito cosa volessi scrivere e cosa sarebbe stato, è stata al contempo la cosa più facile e difficile che abbia mai fatto in vita mia. Penso che una delle cose principali sia che volevo raccontare una storia in cui tutti si potessero rispecchiare. Se si ascolta il disco fino in fondo, non ci sono solamente canzoni, ma anche una storia che prende senso nel complesso: è questo ciò che volevo e in realtà molte persone mi hanno detto che è stato molto gratificante. Credo inoltre che ora le persone mi prendano molto più sul serio in termini di produttore e scrittore. Posso fare molto per la mia carriera, quindi sono davvero felice di averlo fatto e non vedo l’ora che arrivi di nuovo il momento in cui sarò concentrato solo sui miei singoli. Quando avrò qualcos’altro da dire, sicuramente scriverò un altro album.
Stiamo quindi già parlando di futuro…
Penso di esserci appena entrato…pubblicherò un sacco di singoli quest’anno e sicuramente voglio scrivere un album in futuro, ma non ora, non è questo il mio obiettivo principale ora.
Immagino sia anche un po’ difficile parlare di futuro, vista l’emergenza coronavirus che, credo, abbia fatto saltare qualche tuo piano…come la stai vivendo?
Sì, è davvero un periodo difficile. È davvero faticoso alzarsi, ma se riusciamo a farcela, come credo, quando sarà tutto finito sarà fantastico e potremo uscire di nuovo tutti insieme e andare ai festival e condividere musica insieme. È davvero difficile, ma siamo tutti sulla stessa barca, quindi penso che sia fondamentale rimanere positivi e prenderci cura di noi stessi, degli amici e della nostra famiglia e assicurarci che tutti stiano bene. Non vedo davvero l’ora che ci sia un futuro in cui poter suonare!
(English version below)
Hayden James career starts in 2013, with the successful, but still slightly immature, eponymous EP. A year later, “Something About You” arrives, a track that not only immediately proposes itself as a hit, but that also seems to well exemplify the sound of the Australian artist, which combines sensuality and sound ranging from dance to soul. These characteristics have remained unchanged, as is well known a few years later, in 2019, when the artist seems to have become fully aware of his work; with the release of “Between Us“, a record with a defined and decisive character, Hayden James has found the direction in which to continue.
Do you have many hits in your repertoire…looking back, in recent years, how do you think your music has evolved?
Good question! I think that my music has definitely evolved, I think not only with times or what people are producing, but just in my personal taste and what I like to write. I think I’ve always been interested more song then dance music even though I am categorized in more house-dance kind of stuff. I do tend to write more song based things and then they’re all means like the productions a bit different as well. But, yeah, it’s evolved; I think that it all makes sense together. If you listen to Hayden James’ records now and my first “Permission To Love”, I think that all still make sense together.
In addition to your career, have you also had personal growth?
Yeah,I have! I mean, I’ve been so lucky that the music that have been writing is taking me around the world a couple of times. My wife and I travel together and it’s amazing! Actually, we just had a baby boy who is now one year old and yes, lots of growth! It’s amazing!
Surely “Something About You” was the turning point: was it as overwhelming experience as I imagine it? Was it a shock?
It was special. I remember exactly where I was sitting, in this little kind of studio I made up in one of the bedrooms of this apartment. My wife was just got home from her job and I think she was like cooking some dinner and I was just playing the chords for the first time I got “bump bump bump bump bump” with this on the battery in the backgrounds and we both just turned up to each other I was like: “Oh this is really good!”. So, for the moment I wrote it inside experimenting with it I just knew that it was a special. So, yeah, I’m really happy that everyone can connected with it that way and, yeah, I mean it’s been a really exciting journey. I just love that I have many more songs as well now it’s like I know some people and some artists that have like one big song. I never wanted to be like that for me I just want, you know, a lot of great songs together which I think, you know, slowly getting there.
How much did your home city, Sydney, count in the process of researching your sound?
Quite a lot actually! I live very close to the beach in Sydney and because of the beautiful weather all the time we always down in the water, surfing, you know, play on the sand, just chilling out…so I find out my music is definitely affected by my environment. That being said I would love to live in a different part of the world, for maybe a year and write music. I know the Rüfüs Du Sol guys really well and I know the days spent about six to eight months in Berlin writing music and that really frames and shapes a record for them. I think it’ll be a lot of fun and a different experience to live in a different place and in creating in a different space.
Your music has also brought you to the stages of the most famous festivals, thus allowing you to see even the most varied audiences: which is the one that impressed you most? Do you notice any differences from country to country?
Yeah, there’s been some incredible moments at festivals. I think being Australian and touring and performing in Australia is proud of my favourite, because it’s my home country. I’d say it’s “Splendour in the grass” in 2019 was my favourite performance festival but I’ve also love so many around the world. I played at CRSSD Festival in San Diego last year as well which was amazing on the water, such a cool vibe…a couple of years ago I played at Glastonbury in a very small tent but it was just so much fun just to experience that festival. I played all over Europe. One of my favourite festival I played was in Copenhagen and also Lowlands in Amsterdam. I’ve had some incredible experiences but I’d have to say that my home is the most memorable, I think. From country to country, you can feel the energy in and you have to know what kind of music is most popular in that country. You can definitely feel that on the stage, for sure.
You know, I find your music really sensual: what’s the secret?
Thank you! Well, I think it’s the way I’m telling a story…it’s usually about love. Sometimes it’s about me and my wife, sometimes, you know, fictitious couple that I make up in my head. I think one of the main things to make it sound so sensual and, I don’t know, use this simplicity…for me, simplicity is key.
I would see a featuring with The Weeknd well…who would you like to collaborate with?
Yeah! The Weeknd…I mean, his voice, it’s just unbelievable! I’d love to collaborate with The Weeknd…I don’t know him, do you? [laughs] I love an Australian band, called Parcels, that I think actually live in Berlin…I think I love just listen people and I’d love to write music with Phoenix, Daft Punk…you can see where I’m coming from. Also, you know, Rufus, Odesza, Caribou…I’d love to write with Jamie XX, Pharrell Williams…I know, I’ve a big list. It’s something to look forward to in the future and see if we can collaborate with, you know, people that are dreams.
You also collaborated with Katy Perry if I’m not mistaken…what was it like?
I did, yeah! So, management contacted me a couple of years ago and said: “We like what you are doing, we like “Something About You” So they flew me across to Santa Barbara, where she lives, and we’re in studio for 2 weeks together. I was so nervous going to that session because it was just her and I that we wrote a whole bunch of music. One of the records that we wrote is on her album called “Witness” and it’s the song called “Déjà Vu” and it was just a lot of fun. She’s so professional, she’s very funny, she’s just an incredible talent; so, it’s really really great working with her.
“Between Us” comes six years after your debut single: we can say that it is an album with a rather long gestation, for this reason I think it has been studied in detail. Have you ever felt discouraged or lost?
Once I understood what I wanted to write and what it would be, it was at the same time the easiest and most difficult thing I have ever done in my life. I think one of the main things is that I wanted to tell a story where everyone could mirror each other. I think it is listening to the album all the way, there are not only songs, but also a story that makes sense overall: this is what I wanted and in reality, many people told me that it was very rewarding. I also believe that people now take me much more seriously in terms of producer and writer. There is a lot I can do for my career, so I am really happy that I did, and I can’t wait for the time to come again when I will concentrate only on my singles. When I have something else to say, I will definitely write another album.
And what about the future?
I think I just entered a little bit there, so…releasing a bunch of singles this year and definitely want to write an album in the future, but not right now, that’s not my main focus.
We are also experiencing a historically important moment; the spread of coronavirus has led to the closure of major festivals … how are you experiencing it?
Yeah, it’s really tough. It’s really hard to get up and, you know,…if we can pull through this like I know that we will it’s going to be such an amazing time when this is all over and we can all hang out together again and go to festivals and share music together outside. It’s really hard but everyone’s in this together so I think it’s so important just to stay positive and look after yourself and look after your friends and your family and just make sure everyone’s ok. But, I really cannot wait for there to be a future where we can play music festivals again.