Il Robert Johnson è leggenda, guai a voi se non lo conoscete. E sì, le leggende possono anche essere dei club che, in fondo, sono poco più di una stanza, per giunta in una città non troppo modaiola e fashionista come Offenbach, alle porte di Francoforte. Ma il Robert Johnson è speciale. Lo è sempre stato. Fin dal giorno uno. Ha sempre mantenuto, coltivato ed incoraggiato il concetto di “club” a trecentosessanta gradi: nell’atmosfera, nell’attenzione delle scelte di line up, nel modo in cui incoraggiava i dj in console a tirare fuori il meglio di se stessi.
Quest’anno fanno ventuno. Sì: il club è stato fondato ventun anni fa. Celebra questa ricorrenza tirando fuori il quarto volume della serie “Lifesaver Compilation” (una specie di “The Sound Of Robert Johnson”, parafrasando un’altra famosissima serie di compile dei quasi concittadini cocooniani), ed è il volume più grandioso di tutti. Lo è per i contenuti (di tutto di più, dall'”ovvio” Gerd Janson a Red Axes, Massimiliano Pagliara, Axel Boman, Roman Flügel… “Acetates for the future of the club“, dicono nel post ufficiale), lo è per la dedica: questa release è dedicata infatti in tutto e per tutto ad Andrew Weatherall. Uno che al Robert Johnson ci stava a pennello. E che, come il Robert Johnson, ha sempre tramandato e praticato il migliore, più onesto e più luminoso spirito della club culture.
Eccovi un po’ di assaggi della raccolta, ma tenete d’occhio la pagina Bandcamp ufficiale del disco: il gustosissimo quintuplo vinile (yes!) è già in pre-order, e non è difficile immaginare andrà sold out.