Soul ed elettronica, caldo e freddo, anima e automa…
Sono questi i due estremi che caratterizzano il magnifico album d’esordio del giovane produttore e dj inglese James Blake. Basta dare un ascolto rapido alle undici tracce che compongono quest’album per capire che siamo di fronte ad un talento puro. Il primo approccio musicale avviene all’età di sei anni quando James viene introdotto allo studio del pianoforte, dopodichè decide di valorizzare il percorso artistico intrapreso studiando presso la Goldsmiths University, una delle più prestigiose università del Regno Unito nel campo delle arti e della musica.
Si avvicina al mondo dell’elettronica iniziando a suonare come dj alle serate universitarie e solo in seguito producendo musica, tra l’altro si trova più volte a collaborare come terzo componente per i live dei Mount Kimbie. Il suo primo vinile vede la luce nel 2009 “Air & Lack Thereof” stampato su Hemlock Recordings, l’anno seguente è la volta del secondo EP “The Bells Sketch” su Hessle Audio, entrambi i dischi sono due perle di un’inconfondibile dubstep affinata da vocal smorzati ed effettati all’estremo. Nello stesso anno pubblica su R&S due EP, “CMYK” e “Klavierwerke” quest’ultimo caratterizzato da un minor uso delle voci e da un sound molto pù atmosferico e allo stesso tempo avvolgente capace di ipnotizzare l’ascoltatore con la profondità dei suoni. Ma è la fine del 2010 che segna la consacrazione di questo giovane talento che è già stato accostato a mostri sacri del suo genere, l’annuncio dell’ album in uscita viene preceduto dal lancio del singolo “Limit To Your Love” cover del brano di Feist tratto dall’ album “The Reminder”. Il singolo viene stampato anche su supporto analogico in 10 pollici sull’etichetta Atlas, sua label personale, sarà sicuramente scontata come cosa ma è la traccia che ha attirato la mia attenzione sin da subito… Non qualcosa che comunque puoi etichettare semplicemente come rifacimento o semplice cover, “Limit To Your Love” è qualcosa di più profondo, qualcosa che ti fà apprezzare la genialità e lo stile di questo, pocopiù che ventenne produttore inglese. Voce, pianoforte, ritmica… il cuore si scioglie ad ogni parola che fuoriesce dalle labbra di Blake, le note di piano vanno dritte nel profondo dell’anima, K.O. tecnico per me. Il paragone che acusticamente mi viene da proporre a primo impatto è quello con John Legend da cui sicuramente non ha da invidiare la voce… quella no, perchè come attesta la traccia stessa proprio non gli manca.
L’inizio del nuovo anno non poteva cominciare in modo migliore vistoc che James viene inserito al secondo posto nell’annuale chart della BBC “Sounds of 2011” dedicata alle nuove promesse. “James Blake” il suo album d’esordio in uscita il 7 febbraio è la prova di maggior evidenza di come sia maturato in questi due anni il talento inglese, tracce scarnificate all’osso, minimalismi, ritmiche dubstep, tutta quest’apparente freddezza mi fà sorgere una domanda, ma ce l’avrà un cuore questo sbarbatello classe 1989 ? Sì ! Basta ascoltare la totale evoluzione della doppia “Lindesfarne” per capire che a nascondersi dietro le cadenze ritmiche dettate dalla matematica e i silenzi capaci di far risaltare quei pochi, ma buoni, suoni c’è un cuore che batte..e che fà battere. Come dicevo: Soul ed Elettronica.
Ecco la tracklist:
Unluck
Wilhelms Scream
I Never Learnt To Share
Lindesfarne I
Lndesfarne II
Limit To Your Love
Give Me My Month
To Care (Like You)
Why Don’t You Call Me
I Mind
Measurements