Allora, prima di tutto: come già vi avevamo anticipato, in questi giorni Club To Club si è inventato una magnifica forma di “resistenza culturale” offrendo un gran bel programma di performance specialissime (da seguire, ovviamente, on line), ritagliate apposta da un lato sulla situazione contingente dall’altro sulla forza iconica di un festival fucina d’idee e di stile, capace di genere autonomamente situazioni, nuove suggestioni, energie inedite.
Del resto, fra gli addetti ai lavori circolava già da tempo una battuta: “Club To Club è un festival talmente figo musicalmente che anche la musica nei cambi palco è di qualità superiore“. Non era solo una battuta, in realtà: era proprio vero, la musica nei cambi palco era assolutamente perfetta. Tanto più che era pure difficile sapere di cosa si trattasse, non era la solita compila-dei-grandi-successi curata dal fonico (in quel caso nove volte su dieci c’è un po’ di fusion anni ’90) o dal direttore artistico nei ritagli di tempo. No. Era qualcosa di molto, molto, molto bello ed affascinante.
Bene: ora l’autore di questo piccolo gioiellino sonoro ha deciso di condividere la faccenda, finalmente. Sì: perché la composizione originale risale a tre anni fa, 2017, e ad oggi è stata praticmente utilizzata solo per (appunto) i cambi palco a C2C e come colonna sonora per una piece di danza contemporanea (prodotta dal festival torinese assieme a Torinodanza). Adesso finalmente ce la possiamo ascoltare, godere, acquistare tutti: ed è tra l’altro il primo atto di una creatura, la label “personale” del festival, che potrebbe dare frutti importanti.
Ecco qua l’embed e, fatecelo dire di nuovo, Bienoise è di gran lunga uno dei migliori producer italiani.