Con buona pace di quelli che “…parlate solo di gossip” (nove volte su dieci è una frase detta da chi si fa attirare proprio dagli articoli di gossip per poi poterne parlare male, snobbando quelli più legati alla musica ed all’arte in sé), tocca scrivere due righe per un aggiornamento, probabilmente finale, sulla querelle tra Daniel Wang e Peggy Gou, che tanto ha appassionato la scena (ne scrivemmo qui, un articolo letto più o meno sessanta volte di più dell’intervista a Nils Frahm – fate un po’ voi i conti).
Mezz’oretta fa, Daniel Wang ha fatto apparire sullo stesso luogo dove lanciò originariamente la bomba – il suo profilo Facebook – uno statement che più contrito, imbarazzato e sconfitto non si può. Eccolo:
Apology
I wish to issue a public apology to Peggy Gou.
I want to apologise publicly to Peggy because what I did was…
Pubblicato da Daniel Wang su Venerdì 15 gennaio 2021
In pratica, Wang si dà del mentitore da solo. Dice non solo che certe accuse non erano “affari suoi” (e qui in effetti la discussione era aperta) ma improvvisamente usa a chiare lettere le definizioni “wrong” e “knowingly untrue”: ovvero “sbagliate” e “consapevolmente false”. Ora: non bisogna essere Kissinger, la CIA o il KGB per capire che questo post è stato praticamente dettato dagli avvocati di Peggy Gou (anzi: come acutamente ha commentato qualcuno sotto il post, “Peggy Sue”), e deve essere stato il prezzo da pagare per un armistizio, pardon, per una resa incondizionata. Immaginiamo che se questo post non ci fosse stato, o avesse avuto una forma diversa e un po’ più dignitosa, i giorni a venire di Daniel non sarebbero stati serenissimi dal punto di vista economico.
Non ci eravamo schierati acriticamente con lui, quando venne fuori tutto il casino – per quanto per vari motivi ci si riconosca molto più in lui che nella Gou, su certi modi di vedere la musica, il clubbing, il mondo. Aveva le sue colpe. Ma una resa così, dopo aver speso giorni su giorni a lanciare campagne d’opinione, a rispondere a mille persone, ad indicare altri testimoni sul caratteraccio e la scorrettezza della Gou (che effettivamente erano venuti fuori), è il punto finale tristissimo su una storia che nasceva già triste – e sbagliata – di suo.
I nostri two cents, dopo questo ultimo atto? Se Wang ha cannato nel mettere in piazza certe cose, in certi contesti, con certi modi e certe parole, la Gou sbaglia altrettanto ad averlo obbligato ad uno statement umiliante di questo tipo. Non l’avrà fatto lei, l’avrà fatto qualche squadra di avvocati: ok. O sarà stata l’invasione degli alieni. Ma che l’abbia fatta Wang sua sponte, ci crediamo quanto crediamo nelle banconote da sette euro. Non ci fa una bella figura nessuno. Forse giusto gli alieni, via.
UPDATE #1: Daniel Wang ha rimosso il post, come potete vedere dall’embed non più funzionante. A futura memoria, mettiamo sotto cosa c’era scritto
UPDATE #2: Il post è ricomparso, praticamente tale e quale, e infatti l’embed è tornato a funzionare. Che diavolo succede? Nel dubbio, qualora scompaia un’altra volta, lasciamo comunque il testo
= APOLOGY =
From Daniel Wang:
I wish to issue a public apology to Ms. Peggy Gou. And i want to apologize publicly because what I did was public.
As some of you may know, I made a posting on Facebook in early December which “went viral” and which caused a lot of pain, confusion, and hateful commentary on social media. It was also upsetting to Peggy’s family, colleagues, friends, and fans.
She and i were neighbors in the same building for about 4 years, and for a while, we were even friends. In fact, when her hit record “Itgehane” came out, I sent her a message congratulating her, because I liked the sound of that record very much.
I made unfounded claims about her career and personal life which were not only wrong and knowingly untrue, but also none of my business. I encouraged my friends and other unknown people to attack her, and I repeatedly reached out to journalists so that they could amplify my message.
There were differences which ended the friendship, but i was in the wrong for making those unfounded claims. I would prefer that we all forget this incident, but in the interest of fairness, I am making this public statement.
I fully retract everything i said and which i knew was untrue, and I sincerely hope that everyone will forgive me for making such a commotion about nothing.
Yours truly, Daniel Wang