Avevamo già parlato l’anno scorso di alcune iniziative benefiche lanciate dalle nostre parti e non solo, release capaci di mettere insieme personaggi provenienti dai contesti più disparati, uniti per una buona causa: quella di reagire alle difficoltà, di aiutarsi, di fare qualcosa per il bene della propria comunità. Ma, come le canzoni alla finestra e gli applausi per gli infermieri sono scemati dopo le prime settimane di passione, così è successo per quel sentimento di unità e vicinanza che per qualche momento ci aveva illuso che le conseguenze del Covid non sarebbero state solo negative, che il trauma condiviso ci avrebbe reso tutti un po’ più umani.
In totale controtendenza, proprio nel momento più complicato, in quest’area grigia in cui sembra da un lato che ci sia finalmente una luce in fondo al tunnel mentre dall’altro varianti, ondate e statistiche continuano impietosamente a farci sentire piccoli e impotenti, a Lisbona si è tornati a pensare al resto della comunità.
È il caso di “Reconstruir das Ruínas”, compilation lanciata dal collettivo Ruínas, con l’intento di raccogliere fondi per l’União Audiovisual, un’associazione che si occupa di distribuire beni di prima necessità ad artisti e professionisti del mondo dello spettacolo, persone spesso con famiglia a carico che hanno visto il proprio lavoro spazzato via dalle restrizioni e poco in cambio per far fronte alle perdite.
È sicuramente un gesto apprezzabile questo di “restituire” verso la categoria dei professionisti, il microcosmo di fonici, tecnici luci e road manager (no, non parliamo dei manager col Lamborghini) più colpito, perché se l’artista ha comunque un pubblico a cui rivolgersi per chiedere aiuto, il professionista ha bisogno che la macchina dell’intrattenimento si metta in moto per poter lavorare. È in qualche modo un riconoscimento per il lavoro svolto, lavoro senza il quale nessun artista riuscirebbe ad esprimere il proprio talento in un contesto degno.
La speranza è che l’iniziativa possa dare l’esempio anche dalle nostre parti, in un momento in cui è facile lasciarsi andare ai sentimenti negativi, alla lamentela e alla gogna, l’altruismo è la terapia migliore per superare questa crisi.
Lei professoressa di filosofia, lui medico, loro nati nei ‘70 e appassionati di acido e sintetizzatori analogici. I 2Jack4U Sono l’incarnazione perfetta dello spirito della scena Lisboeta, informale, senza fronzoli e che permea la città nei contesti più assurdi. Questa è la loro traccia Bra1Nn (Rehab Cut).
La compilation raccoglie il lavoro di 25 artisti, inclusi nomi di spicco come Xinobi, Dan Ghenacia, Vil e Kaspar. La raccolta rispecchia anche il multiculturalismo della città, mostrando una line up internazionale, con contributi che arrivano, oltre che da artisti Portoghesi, anche da Francia, Inghilterra, Canada, Stati Uniti, Angola e Brasile. L’Italia fa la sua parte con il contributo di 3 produttori nostrani: Atelier Francesco, Foggy e Black Pomade.
La compilation verrà lanciata ufficialmente il 7 di maggio. Nel frattempo, sul profilo SoundCloud del collettivo Ruínas, è disponibile una tracklist con le tracce già uscite per anticipare la raccolta.
Copertina di Shane O’Neill