La notizia arriva un po’ a sorpresa: dopo soli quattro anni (un lasso di tempo breve, ma che è stato giocato in maniera intensissima e con classe), la Apparel Wax ha deciso di chiudere i battenti. Almeno nella forma che conoscevamo. Il numero di catalogo 010 infatti sarà l’ultimo in assoluto a questo nome. Tra l’altro è già partita la corsa su Bandcamp per accaparrarsi il vinile: della prima tiratura nel momento in cui scriviamo sono rimaste solo 25 copie (…poi, il 6 settembre, ci sarà la release digitale). Non sappiamo se il vinile sarà ristampato. Anche perché parlando con le menti dell’etichetta, stanno accarezzando l’idea di iniziare a produrre dei vinili come oggetti unici: tiratura, una copia. Un gesto simbolico per rimettere l’accento sul disco come opera d’arte, come unicum. Li seguiremo, di sicuro: dal 2017 ad oggi Kisk e soci ci hanno regalato davvero gran momenti, e siamo sicuri che continueranno a farlo in futuro (come stanno facendo ora con delle belle interviste in inglese sul loro sito, più altro ancora). Nel frattempo hanno voluto lasciarci un piccolo “testamento” scritto (oltre alla bellissima illustrazione di copertina), che riportiamo integralmente:
Intro
C’era una volta un collettivo di uomini mascherati che giocava a fare i vinili.
Decise che l’immagine che il mondo avrebbe avuto di loro sarebbe stata quella di un disco dalle sembianze umane, un anti-eroe mascherato al servizio della musica.
Prese il nome di Apparel Wax, per vestire di cera il suono e per raccontare il suo ritmo, senza dichiararsi, rimanendo nell’oscurità.
Cap. 1 – Solco
Così iniziò l’avventura del “vinyl faced hero” alla scoperta del suono e ciò che subito lo attrasse furono le diversità, le stranezze di questo nuovo mondo e quindi le esaltò. Rappresentò il pianeta che stava scoprendo a modo suo, celebrandolo tramite l’arte degli uomini mascherati, i suoi burattinai. Lottò e si rinnovò senza sottomettersi mai a nessun genere, celebrando le disuguaglianze, i dettagli e ogni figlio vinile partorito durante il viaggio diventò ambasciatore di un nuovo corso, occasione per liberare nuovi suoni, per vestire nuovi panni e mostrarsi sotto una diversa forma musicale. AW diventò quindi il riflesso di una cultura suburbana, l’eco dell’Underground e dei suoi mille aspetti: quello Deep e sensibile, quello sotterraneo e crudo del Lo-Fi e quello più edonistico e dionisiaco del Club.
Cap. 2 – Tempo
“Battito per minuto, per secondo. Battito per sempre”.
Quarto dopo quarto AW analizzò le frequenze, le comprese e le riformulò, le mise insieme e le distinse. A lui non importava la velocità ma il percorso e il messaggio, che viene sempre prima del messaggero. Riuscì ad arrivare alla ‘pace dei suoni’ riuscendo nella missione di unire cassa dritta e spezzata che da quel momento furono due lati della stessa medaglia senza più distinzioni.
Cap. 3 – Spazio
La forma poi diventò contenuto e l’artista un interprete ignoto che riempiva gli spazi senza occuparli, colmandoli di sensazioni fino a trasformarli in emozioni, ricordi e conoscenza. AW sacrificò la sua immagine per la causa più grande -come fecero i primi eroi senza maschera all’inizio di tutto- ma riuscì comunque a riempire lo spazio con la sua presenza.
Cap. 4 – Sintesi
Durante il viaggio Apparel Wax imparò anche ad ascoltare il silenzio, se stesso e il pianeta: la stessa condizione presente prima che nascesse, quando vivere era libertà ed era tutto speciale e senza tempo. Allora capì che non era possibile continuare a esistere in plastica e che quindi, forse, avrebbe dovuto sacrificarsi nuovamente lui per primo. Realizzò – questa volta con un pizzico di egoismo – che a volte è giusto lasciare quando sei allo zenith, nella serenità e consapevolezza di aver compiuto la sua missione. Quindi ora tornerà da dove era venuto…
Outro
Ma prima di farlo Apparel Wax vuole dire GRAZIE a tutti voi per il tempo che avete trascorso ad ascoltarlo, a giocare con lui, a supportarlo e ad insegnargli qualcosa. Quella che inizialmente era solo un’idea audace è diventata in pochi anni un punto di riferimento musicale per molti in tutto il mondo, un non-luogo che ogni giorno diventava un ritrovo. Il “vinile mascherato” ve ne sarà per sempre grato perché senza di voi tutto questo non sarebbe mai stato possibile. Infine grazie a tutti i fantasmi, gli artisti ignoti, i burattinai, gli illuminati e appassionati che hanno contribuito a una causa molto più grande: la Musica. Voi siete gli eroi mascherati, voi siete e sarete per sempre Apparel Wax!