Fuori dai soliti radar di casa nostra, ma dentro a quelli che contano. Dietro a Denis The Night & The Panic Party si nasconde un progetto giocato fra le Marche e l’Inghilterra e che vede protagonisti Eleonora Fiorani, Nicola Sbrozzi, Alessandro Gobbi e l’artista visivo Eddie Plex: già erano finiti nel catalogo Wall Of Sound, una label che – per chi non lo sapesse – ha semplicemente fatto la storia dell’elettronica internazionale, con l’album “Cosmic Youth”, anno 2016 (…e alla produzione c’era stata anche la collaborazione col Bluvertigo Livio Magnini, così come dei remix niente male, a partire da quello di sua maestà Etienne De Crecy). All’epoca più d’uno aveva notato “Troppo internazionali per sfondare in Italia“: e infatti.
Ma il punto è la che loro non è una proposta facile. Anche in prospettiva estera. Questo perché pescano dagli anni ’90, come in verità fanno in molti oggi, ma pescano dagli anni ’90 “sbagliati”: quelli in voga tempo fa ma oggi considerati poco chic, in un incrocio tra rumorismi, Nine Inch Nails, breakbeat e molto altro (a partire dalla psichedelia kraut, forse l’unica moda “sempreverde”, e per fortuna). Non insomma quello che detta la Kraviz o i vari tastemakers odierni in giro, siamo cronologicamente parlando un giro avanti – e uno a lato – rispetto alle citazioni acid rave tornate prepotentemente alla ribalta negli ultimi tempi.
Eppure è musica interessante, eccome; e abbiamo acconsentito più che volentieri a presentare in anteprima il loro nuovo EP, “Protosongs”, in uscita ufficialmente domani 16 luglio, dove si prendono anche più licenze che in passato (e che fa da preludio ad un vero e proprio album nuovo, in uscita in autunno). Ascoltate voi stessi: non è, davvero, la “solita” cosa. Ci sono idee, c’è coraggio, c’è la personalità di portare avanti una bandiera sonora che si sente propria, e non quella “imposta” (o suggerita, via…) dal mercato.