Auguri, Claudio. Oggi è il tuo compleanno. Festeggia, festeggia con tanta musica – quella in cui sapevi immergerti tu, con classe infinita, e che poi ci regalavi. Festeggia, festeggia dispensando tanta umanità – che era la cosa che sapevi fare come pochi altri, anche con tagliente intelligenza ma sempre con educazione rara.
Noi qui facciamo ancora fatica a capire, a credere che no, non possiamo sentirti, non possiamo averti come punto di riferimento ogni volta che c’è una cosa forte e giusta da dire o una scelta nitida ed acuta da fare.
Com’è possibile? E quanto fa male? E quanto avremmo bisogno di te?
Te, che sei stato un raro caso di artista bravissimo nella sua arte da un lato ma anche con una grande consapevolezza complessiva dall’altro: con la capacità di capire che solo uniti si vince e solo ammettendo i propri errori si migliora. Ma anche con la fermezza di arrivare a distinguere tra chi ne approfitta e chi lo fa invece per amore e passione, e tra chi fa intrattenimento senz’anima e chi invece l’anima e l’umanità ce la mette.
Sì, ok, il mondo avanti. E tu lo sai meglio di tutti, tu che hai sempre guardato avanti, che fino all’ultimo momento ti sei speso in modo intensissimo ed illuminato per le cause migliori – e non solo le tue personali, anzi, perché chissà se sai la forza e la luce che hai regalato a tutte le persone che avevano la fortuna di incontrarti e di avere degli scambi con te (anche puntuti), di anno in anno sempre di più.
Il mondo va avanti. Ma accidenti, se ci manchi.
Auguri, Claudio.
Auguri.