Ci è capitato eccome in questi mesi di annunciare eventi che poi, regolamenti pandemici alla mano, sono stati annullati o rimandati a tempi migliori. Ogni volta un piccolo senso di sconfitta e di tristezza (…e comunque un apprezzamento per chi ci aveva provato). Capite quindi quanto siamo felici di poter riprendere in mano l’argomento Sparks Festival, un evento che da sempre e per molti motivi abbiamo sempre apprezzato parecchio, e poter dire: sì, si fa! Se nell’anno 2020 avevamo annunciato l’edizione e poi era saltato ovviamente tutto, c’era la paura accadesse anche quest’anno. E invece…
…e invece, non solo Sparks si fa, confermando gli ottimi artisti già annunciati, ma con un colpo di coda – ed evidentemente dopo aver fatto proprie le giuste rassicurazioni – ne aggiunge altri di livello notevolissimo: bravi! Ma non ne dubitavamo. Bravi prima di tutto perché sono andati a pescare quel Not Waving (ehi, ripescate questo), che già doveva essere in line up nel 2020 ma che soprattutto è autore di uno dei dischi più belli di quest’anno (e attenzione, non “Uno dei dischi più belli di quest’anno di un artista italiano“, no, uno dei dischi più belli in assoluto e punto). Aggiunta che da sola varrebbe tutto.
Ma poi c’è anche il sempre creativissimo Lamusa II, c’è la nuova avventura di un dj/producer da noi amatissimo, Z.I.P.P.O., che incrocia le armi con Kaelan e dà vita a 3KZ, c’è lo showcase molto interessante della Antistandard Records, c’è Cloud Danko che veleggerà tra tra spiritual jazz ed afrobeat. Insomma: se a tutto questo aggiungete i già annunciati Khalab (sempre entusiasmanti, i suoi set), l’espolosiva Mauskovic Dance Band, i meravigliosi Dengue Dengue Dengue tra elettronica, psichedelia e vibrazioni andine e le sognanti trame di Gigi Masin, il quadro che ne viene fuori è tutto tranne che banale, tutto tranne che piatto: è un quadro che parla invece di gran gusto e di un modo immaginifico – e non convenzionale – di costruire un festival musicale.
Insomma, se siete in Puglia in questo weekend, 27 e 28 agosto, mettete obbligatoriamente Sparks nelle vostre agende (…ah, e considerate che se arrivate a fare l’alba del 29, sarete accompagnati per mano ad una session di meditazione, con yoga e musica: bellissima chicca, riservata a 20 fortunati che si prenoteranno in tempo). E quindi: già è prezioso che un festival ci sia (…avete idea di quanto sia più difficile e costoso organizzare le cose in periodi di pandemie, giuste prudenze e restrizioni?), se poi addirittura è fatto così dovete “adottarlo” subito: andare lì, sostenerlo, fargli sentire il vostro calore. Fidatevi: ne sarete ripagati. Info specifiche, qui.