Lo abbiamo scritto fino allo sfinimento, ma in realtà non ci stancheremo mai di scriverlo (e di ripeterlo): l’Italia ha una ricchezza territoriale inestimabile, nella bellezza e varietà dei luoghi. Una bellezza che negli anni, anzi, nei secoli si è sempre più data per scontata, dimenticandosi così di “raccontarla” e valorizzarla. Pratiche queste che bisogna riprendere in mano; e che bisogna riprendere in mano utilizzando il linguaggio della contemporaneità, cosa che spesso ci si dimentica di fare per un circolo vizioso per cui questi progetti sono finanziati dalle istituzioni, e le istituzioni sono sclerotiche e paiono capire solo i linguaggi ormai fuori tempo massimo e polverosissimi. Una particolarità molto italiana: basta andare all’estero per capirlo. Lì si sono rinnovati da tempo. E macinano energie, rinascite, riqualificazioni, rivitalizzazioni dei territori.
Le cose però stanno cambiando. Ecco perché siamo felicissimi di segnalare il progetto Magic Mountains: prende un luogo particolarissimo e molto sottovalutato, i Monti Sibillini, e lo racconta in maniera davvero affascinante, con un linguaggio essenziale, stilosissimo, meravigliosamente attuale. Se siete dalle parti di Roma, domani 28 ottobre al MAXXI (fino al 31) l’intero operazione è in mostra, una video-installazione immersiva con audio quadrifonico. Il “cuore” dell’operazione è una docu-serie in otto puntate (visibile gratuitamente qui) in cui tre giovani trekker appassionati di Sibillini raccontano i miti e leggende legate a quei luoghi, ma anche la contemporaneità del territorio di Norcia e Castelluccio – un territorio fortemente colpito dal terremoto del 2016 ma incredibilmente ricco di fascino e risorse.
Nota di merito la scelta di affidare la colonna sonora alla turca Ekin Fil, uno dei nomi più interessanti nel panorama ambient degli ultimi anni. Il suo lavoro per Magic Mountains è molto raffinato ed avvolgente, e regge benissimo anche un ascolto puramente audio: ecco qui l’embed via Spotify delle tracce composte, perfette se volete concedervi un ascolto rilassante. Ma non dimenticatevi di tuffarvi anche nell’apparato visuale dell’intera avventura.