Un anno con molta meno classe.
Un anno con molti meno set in vinile dalla bellezza assurda, come da un bel po’ avevi ripreso a fare.
Un anno senza chiacchiere infinite. Ma sempre affilatissime.
Un anno senza messaggi notturni su questa o quella cosa che non ti aveva convinto.
Un anno senza “Sono a Orte, sto arrivando”, e l’appuntamento è a Milano, Bolzano, Udine, Torino: tanto poi arrivavi davvero, e al primo sorriso il tuo ritardo no, non se lo ricordava più nessuno.
Un anno senza “Hai sentito questo disco?”.
Un anno senza “Hai visto quella cosa?”.
Un anno senza “Hai letto quello scritto bellissimo?”.
Un anno senza “Ma come possono dire certe fesserie. Non dobbiamo permetterglielo, non dobbiamo lasciar stare”.
Un anno senza di nuovo essere riusciti a creare una rappresentanza credibile ed unita per il settore – e non ci sei più tu a fare da paravento.
Un anno in cui di nuovo il clubbing ha fatto fatica a diventare (anche) cultura.
Un anno in cui di nuovo troppe persone si sono spese poco per farsi sentire, per farsi capire, per creare ponti, per spiegare ragioni, per parlare a chi ti fa fatica a capire. Forse perché tutto questo è questione di guadagno collettivo, non di gratificazione personale. E costa fatica.
Una fatica da cui non ti sei mai tirato indietro, da quando hai capito quanto era importante: non per fatturare, ma per dignità. Che vale più di tutto quanto, lo avevi capito meglio e prima di altri.
Un anno senza quel re-edit che solo tu sapevi far suonare così bene.
Un anno senza centinaia di persone da salutare ad ogni sera, conosciute e sconosciute, e per ciascuna un sorriso.
Un anno senza “Non mi serve niente, grazie, ditemi giusto quando devo iniziare”.
Un anno senza la tua feroce determinazione nel non essere mai un peso per nessuno, ma una risorsa ed ispirazione per tutti.
Un anno molto più povero senza di te, Claudio, sai?
Cazzo.
Diamoci una mossa. Te lo dobbiamo.
Anche perché lo sappiamo bene che non ci siamo liberati di te. Lo sappiamo.
E’ solo che dopo Orte c’è un po’ di coda; ma stai arrivando, come sempre. E faremmo meglio a dimostrare di essere sempre all’altezza di te, di tutto l’impegno e l’amore e le cazziate che hai messo per ciascuno di noi.
Ci manchi.