Un progetto bellissimo, che sarebbe da applicare in tutta Italia: ma intanto complimenti a chi in Puglia l’ha pensato, voluto e realizzato. A partire dal 2016, Music Platform sceglie amorevolmente e con grande competenza artisti in grado di far “respirare” le zone della regione con la loro musica e la loro visione artistica, dando vita ad una percezione più profonda ed intensa. Riprendendo le parole del comunicato ufficiale:
Ogni docufilm di Music Platform vuole riportare l’attenzione sul valore identitario del territorio, il riconoscimento delle comunità e la grande varietà di paesaggi che caratterizza la regione. Non solo mete rinomate, ma anche tesori dell’entroterra meno conosciuti. Così, accanto alle vedute di Castello de’ Monti di Corigliano d’Otranto, la costa di Santa Cesarea Terme, le acque cristalline di Portoselvaggio e Trani, si possono scoprire vere e proprie chicche come i sotterranei di Palazzo del Principe, il trappeto Oleario e il Convento dei Domenicani di Muro Leccese, la Grotta di San Giovanni a Giuggianello, la Grotta Sulfurea di Santa Cesarea Terme, il borgo di Castro, Lequile e Maglie, il quartiere delle ceramiche di Grottaglie, la Murgia incontaminata che circonda Noci, in provincia di Bari, ma anche i Sotterranei di Castello Carlo V e Parco Rauccio a Lecce, oasi verde a pochi chilometri dalla città barocca. Dalla BAT (Barletta, Andria, Trani) alla provincia di Taranto fino al Salento, Music Platform offre ad ogni ospite virtuale vedute aeree mozzafiato, scorci paesaggistici, scene di vita quotidiana e l’opportunità di conoscere luoghi autentici all’insegna di un turismo sostenibile e slow.
Artisti pugliesi o profondamente, sinceramente innamorati della Puglia sono riusciti davvero – calati in contesti mai banali – a creare tappa dopo tappa un viaggio prezioso. E se qualcuno scettico prova a dire “Ok, sì, anche bello volendo; ma a che serve tutto questo?”, è il segnale che allora non si conosce e non si capisce davvero da un lato la musica elettronica, dall’altro il rapporto col territorio.
Per quanto riguarda la musica elettronica: non è solo questione di smuovere le folle e i fatturati dei dancefloor coi BPM, oppure di riempire a colpi di ambient e/o sperimentazioni sale di pensosi intellettuali. Quella elettronica – o comunque quella espressione della dj culture – è una musica che nasce “nuova”: nasce rivolta al futuro, rivolta alla visione di una fruizione alternativa (dopo che per anni, decenni siamo stati limitati o all’ascolto casalingo o alla liturgia consolidata del concerto pop-rock). Ha insomma una sua specificità, una sua grammatica, una sua capacità di “illuminare” le cose sotto una luce diversa.
E qui arriviamo al secondo punto. Se ami un territorio, se lo “senti”, allora vuoi davvero qualcosa che lo valorizzi, che ne amplifichi il fascino anche nelle piccole cose, e al tempo stesso che lo possa presentare al mondo non sempre e solo attraverso le solite cartoline già note e stranote, sfruttate e strasfruttate. L’Italia è un posto bellissimo – uno dei posti più belli al mondo, punto – ma talora forse perché proprio impigrita da questa bellezza si dimentica di essere dinamica, di rinnovarsi, di sintonizzarsi con la parlata e le espansioni sensoriali della contemporaneità. La Puglia raccontata da Music Platform può non solo rendere orgogliose le comunità locali, ma può anche incuriosire un tipo di visitatore molto ambito: quello colto, consapevole ed alla ricerca di ricchezze particolari, non scontate. E’ il tipo di turista più sostenibile possibile, tanto per usare un aggettivo che da qualche tempo (per fortuna!) è diventato cruciale, un po’ per consapevolezza un po’ per input legislativi di matrice europea.
Insomma: fatevi un giro esteso sulla piattaforma. Merita. Scoprirete in una ventina di tappe diverse musica bella (scegliete la vostra preferita!), scoprirete una Puglia diversa ed affascinante. E scoprirete quanto intenso può essere il rapporto fra musica e vita vissuta, nel momento in cui si esce dalle fruizioni di mercato standardizzate e quando, a guidare queste dinamiche, ci sono persone competenti. Come ad esempio anche Clubintown, che col team di Music Platform è in stretta collaborazione (nella foto in apertura, le due crew ritratte assieme in occasione del ventunesimo episodio, registrato a Noci). Siamo contenti di presentarvi qui in anteprima un piccolo teaser, che è un “condensato” di quanto fatto finora: lo potete vedere qui sotto. Lunga vita a questi progetti: amiamoli, facciamone buon uso. Sono preziosi.