E’ una questione su cui torneremo anche in futuro – facilmente accadrà proprio a breve – ed è una questione che sarebbe superficiale liquidare come secondaria, o troppo facile, troppo “ovvia”. Un tempo sarebbe stato semplicemente inimmaginabile collegare in un festival scena techno/house e scena hip hop. Quello che nei primi anni ’90, grazie ad alcuni “incubatori” socio-politici come i centri sociali più importanti e leggendari, era abbastanza normale, ovvero il fatto di mettere in programmazione sia rap underground che musica da rave, da quando i due generi hanno iniziato ad essere realmente popolari in Italia sembra invece quasi che non fosse più cosa, sembra cioè che fra le due scene non dovesse esserci più comunicazione, interazione, confronto, ascolto. A lungo così è stato.
Ecco: uno dei tanti meriti dell’One Day Music siciliano, il festival-lungo-un-giorno (da qui il nome) sulle sponde del mare catanese, è stato proprio quello di non erigere mai steccati e di aver iniziato da tempi non sospetti a creare delle line up dove gli headliner erano in parte provenienti dal mondo del clubbing, in parte da quello del rap (…che poi, cosa curiosa, gli albori del festival – risalenti ad ormai oltre un decennio – andavano più in direzione rock). Siamo quindi molto felici di presentare l’edizione 2022 (finalmente, la ripartenza! Dopo due anni di false speranze e grandi delusioni) di One Day.
(Una foto dell’edizione 2019; continua sotto)
La data è, come da tradizione, l’1 maggio. La location è l’Afrobar, e se siete di Catania o giù di lì non c’è bisogno di tante spiegazioni. Si parte alle 10 del mattino, e per quanto riguarda il filone danceflooriano la line up parla di Len Faki, Ilario Alicante, Âme (in versione live, quindi occasione ancora più ghiotta), I Hate Models, giusto per citare i nomi principali; per quello hip hop, on stage ci saranno Noyz Narcos, Massimo Pericolo, Paky, Shiva, Rhove, sempre stando ai nomi più conosciuti. Anche separati, questi due filoni potevano stare in piedi ben da soli, come festival di impatto e potenza. Insieme, la faccenda diventa a nostro modo di vedere ancora più intrigante. Ed ancora più rappresentativa di quello che finalmente sta tornando a succedere da qualche anno. Chiaro: non sono più gli anni ’90, non è più questione di guerriglia e controcultura, qui lo spirito è diverso.
E’ uno spirito comunque bello. Molto. E non è solo una nostra opinione. Perché se non fosse così, non si sarebbe certo passati dalle 2500 presenze della prima edizione alle 20.000 o giù di lì delle ultime due, prima che la pandemia fermasse tutto. One Day ha davvero un’energia particolare (…come del resto la Sicilia tutta, quando ci si mette: chi la conosce davvero lo sa). Ad ogni modo: prevendite qui, ma in realtà inutili, dato che poco prima del ponte del 25 aprile – quindi ad oltre una settimana dall’evento – è stato dichiarato ufficialmente il sold out: per chi ha già fatto suo il biglietto ci si vede l’1 maggio all’Afrobar, techno, hip hop e buone vibrazioni (…fino ai muri di folla finali) da mattina a notte. Che bello tornare a scriverlo!
…no, non facciamo vincere chi dice che ormai la gente si è abituata a stare a casa. One Day Music in questo 2022 ha dimostrato, coi fatti, che non è così.