Riprendete l’articolo di ieri, sullo show davvero bello di Gianluca Petrella con la sua Cosmic Renaissance, e considerate queste righe come un bel riverbero. Un riverbero che vi potrebbe anche riguardare, se siete musicisti. Certo, c’entra di nuovo Petrella; è lui in persona infatti uno dei lecturer della nuova operazione di Jazz:Re:Found, che “mette a terra” quella che è stata sempre la sua vocazione – individuare nuove vie e nuove energie per il jazz, e per le musica che in qualche maniera si ispirano al suo spirito. Al solito lo si fa in grande stile e con grandissima competenza: gli altri lecturer coinvolti sono Raffaele Costantino (aka Khalab: non servono ormai presentazioni, no?), Nicola Conte, il fondatore e vera anima di Jazz:Re:Found Denis Longhi e il grande Richard Spaven (batterista con giusto qualche collaborazioncina interessante in CV, tipo Flying Lotus, Cinematic Orchestra, Gregory Porter). Non solo: i tutor che saranno presenti per aiutare passo passo i selezionati saranno Fabio Visocchi (aka Veezo) e Luca Bologna (aka Kidd Mojo), coppia rodatissima – se dovessimo pensare a due talenti della “nuova” musica black qui a casa nostra, i loro nomi sarebbero i primissimi che ci verrebbero in mente.
Insomma, un team di docenti e tutor che è da All Star totale. Tutto questo al servizio dei talenti under 30 che saranno selezionati da una call apposita. Qui tutte le informazioni, qui il form per partecipare. Detto senza mezzi termini: se siete musicisti e musicalmente sentite di appartenere ad un certo tipo di orbita che “dialoga” con la musica e cultura black nelle sue forme più innovative, questa è l’occasione della vita per fare il salto di qualità (ed entrare anche in un network di conoscenze che, fra le altre cose, sono prima di tutto belle persone). Bonus: questa residenza si svolgerà a Moleto, gioiellino del Monferrato, un paese un tempo abbandonato trasformato ora in albergo diffuso e con una visuale mozzafiato sulle vallate circostanti. Se verrete selezionati, il tutto si svolgerà dal 21 al 27 novembre 2022.
Un’ultima nota a margine: è il secondo giorno di fila in cui citiamo e raccontiamo qualcosa di molto bello che è stato finanziato o comunque aiutato nella sua realizzazione dal Ministero per la Cultura (nell’articolo di ieri accennavamo al novarese We-Start). Qualcosa si muove. Certo, c’è ancora bisogno della schermatura della parola “jazz” (anche se in questi è declinata nel modo più progressista e meno conservativo possibile), molta strada è ancora da percorrere per avere istituzioni ai livelli più alti che abbraccino tutta la cultura musicale contemporanea staccandosi dalla “coperta di Linus” di classica e jazz, ma si inizia a intravedere scampoli di direzione giusta. Speriamo aumentino, crescano.
PS. Se state a Londra o passate per la capitale inglese il 23 ottobre, sappiate che c’è tutta la crew di Jazz:Re:Found che, con il prezioso aiuto di Molinari (quando gli sponsor ti fanno fare cose belle, invece di pretendere il bannerone nei concerti e stop), sbarca da quelle parti per dare vita ad un party con un ospite d’onore d’eccezione, il leggendario Nicky Siano, un concentrato di conoscenza encicolpedica ed euforia fanciullesca che vi farà capire perché certi dj entrano nella storia ed altri, invece, meno.