Lo dicevamo già da mo’: molte delle cose più interessanti nel nuovo pop italiano – quello che sa guardare con competenza alle nicchie più digitali o black stravolte/contaminate – arrivano negli ultimi tempi dalle donne. Ditonellapiaga in primis e poi Whitemary restano le nostre favorite, ma una voce di sicuro interessante è quella di Marta Tenaglia, che a maggio 2022 ha debuttato sulla lunga distanza con “Guarda dove vai”, dopo una serie di precedenti sortite già molto interessanti (recuperatevi “Alda Merini centravanti”, ad esempio).
Bene: il brano d’apertura dell’album, “Ikea”, è stato promosso al “video treatment” affidando la regia a Xin Alessandro Zheng e Nicolò Quartarulli, con l’art direction di Veronica Moglia. Siamo felici di presentarvelo qui in anteprima, e più sotto potrete anche leggervi un po’ di interessante spiega da parte dei due registi:
“Ikea è il nostro primo videoclip in co-regia che come un mobile dell’omonima multinazionale svedese abbiamo assemblato pezzo dopo pezzo, ma senza istruzioni. Il progetto nasce più di un anno fa quando una sera come un’altra seduti sul divano ci siamo detti: “facciamo un videoclip”. Caso ha voluto che Alessandro avesse Marta tra i suoi contatti di instagram, il che ci ha fatto pensare: “se le scriviamo forse ci risponderà”. Abbiamo scritto una creatività e un trattamento per un altro suo brano che ci piaceva molto: “Osmanto”, e glielo abbiamo mandato. Circa due settimane dopo ci contattò sia lei che Costello’s Records, la sua etichetta, dicendoci di aver apprezzato moltissimo il nostro gesto e la nostra idea e che avrebbero voluto lavorare con noi, ma su un altro brano che sarebbe dovuto uscire con il lancio del nuovo e primo album di Marta Tenaglia. Ed ecco che ci viene presentata IKEA. Sin da subito la canzone ci ha dato una carica fortissima, tanto che durante ogni brainstorming finivamo per ballare in salotto lasciandoci trasportare dalla musica affinché ci venisse l’illuminazione della serata. Dal primo ascolto eravamo certi e in sintonia su alcuni aspetti: il colore rosso con una nota di giallo e una fotografia cupa e contrastata con ombre nette proiettate da forme geometriche. Il ritornello del brano “Ikea, idea di te”, ci ha fin da subito trasmesso l’immagine di una scatola di cartone; come per gli oggetti, generalmente tendiamo a “inscatolare” le persone con delle etichette facendoci un’idea superficiale di ciò che ci aspettiamo da loro. Da questo ragionamento abbiamo deciso di rinchiudere Marta in un labirinto di scatole, intrappolata nell’immagine di sé stessa da cui cerca di fuggire. Quante scatole abbiamo utilizzato? Ci siamo fermati a contarle una volta arrivati a 400, ce ne erano molte altre e il tunnel che abbiamo costruito era lungo circa 15 metri“.