Siamo inondati di nuova musica italiana in questi giorni, ovvio. Ma c’è vita oltre alla Riviera. C’è stile, c’è sostanza, ci sono storie importanti. Quelle di Vittoria Burattini e Francesca Bono lo sono di sicuro. La prima, batterista di forza, gusto e sensibilità, è una piccola leggenda dell’indie italiano, in primis per la sua militanza di lungo, lunghissimo corso in quella cosa meravigliosa che è il progetto Massimo Volume capitanato da Emidio Clementi; la seconda, oltre al coinvolgimento nella interessantissima storia di Donnacirco, ha donato voce, fascino e idee sonore al progetto Ofeliadorme, che non sarà mai diventato famosissimo ma ha regalato momenti importanti e di spessore autentico alla musica italiana di attitudine trip hop / cantautorale.
Insieme hanno trovato una intesa perfetta che si poggia sul comune amore per le atmosfere cinamatiche scure, per le sperimentazioni sonore dal sapore vintage: il risultato è un album, “Suono in un tempo trasfigurato”, che uscirà il prossimo 24 febbraio sulla Maple Death (qui il preorder), label che già donato gemme recentemente come le “apocalissi tascabili” di Black Saagan (“Se ci fosse luca sarebbe bellissimo” e del bravissimo Mai Mai Mai (“Rimorso”).
Insomma: avete capito che non è il caso di ascoltare melodie, sole, fiori e spensieratezza, ma qui si vira decisi ed accurati verso intensità, verso emozione nera & controllata, verso psichedelia, retrofuturismo. E lo si fa molto bene. Abbiamo il grande piacere di poter presentare in anteprima una delle tracce dell’album, “Stella”. Eccola qui. Buon ascolto. Poi, stasera si torna a veder Sanremo, tranquilli. Ma appunto: c’è tanta vita, tanta arte, tanto stile oltre al Festival. Anche in questi giorni.