C’era un tempo in cui i concorsi musicali di matrice istituzionale erano carrozzoni senza criterio, che venivano fatti “giusto per” (e servivano a soddisfare solo questo o quell’altro interesse pubblico o privato). Inutile nascondersi dietro ad un dito: sotto la regoletta del “Vabbé, facciamo qualcosa per i giovani” sono state fatte tante cose inutili. E si è cementato il pregiudizio. In realtà basta affidarsi a persone competenti per cambiare completamente le carte in tavola. E iniziare a sfornare segnali molto, molto interessanti.
Il lavoro fatto negli ultimi anni da LAZIOSound, il programma ben mirato della Regione Lazio sotto l’egida delle Politiche Giovanili, va esattamente in questa direzione. E’ già da qualche anno che seguiamo quelle traiettorie, ed ogni volta abbiamo visto persone in gamba del settore all’opera, giurie fatte da persone di indiscutibile autorevolezza. Controllare per credere. Il risultato? Chi poi vince, ha davvero qualcosa da dire. Ed ha senso quindi che ci si possa giocare le opportunità importanti messe in palio (tipo, uno slot in line up a Spring Attitude, come in questo caso, tra le altre cose).
Vale così anche per i PITCH3S, ovvero i trionfatori per il 2022 nella sezione elettronica (tra l’altro, già felicemente nei nostri radar). Eccome. Un duo composto da due batteristi, Sergio Tentella e Davide Savarese, che unendosi hanno deciso di eplorare anche l’amore per synth e software. Occhio: i due, curriculum alla mano, sono molto ma molto preparati tecnicamente, da tempo percorrono strade da turnismo pop e pop-jazz, quindi la figliazione inevitabile sarebbe stata la classica band fusion circense a doppia batteria, per far vedere quanto bravi si è. Hanno scelto una strada completamente diversa invece, a dimostrazione di come i musicisti spesso abbiano una mente più aperta di chi li ascolta e spesso anche degli stessi addetti al settore (perché sono questi ultimi a creare le gabbie, le automatismi e i pregiudizi spesso più dei musicisti stessi). E nel prendere questa strada, gli è passata davanti l’opportunità di LAZIOSound.
“Ci siamo iscritti al contest LAZIOSound subito dopo l’uscita del primo ep, “Doxa”. La chiamata alle finali di categoria è stata molto inaspettata e condividere il palco con altre realtà musicali molto interessanti è stato molto stimolante. Oltre il contest in sé, ci teniamo a sottolineare che tutto ciò che ne consegue (campus, concerti, eccetera) è molto interessante, e tramite l’organizzazione traspare la voglia dei ragazzi dello staff di concorrere alla promozione e valorizzazione di nuova musica e nuovi volti per davvero. Si è sempre respirata un’ottima aria”.
E qui arriviamo ad una parte ancora più interessante: “Il premio di categoria ci ha dato l’occasione di poter lavorare alla produzione di un brano con Alessandro Donadei, che ha già collaborato con noi in passato per la realizzazione dei mix di “Doxa”. Tanta sensibilità musicale e conoscenza del genere e dei vari stili che ci vanno a genio sono sicuramente stati il motore nella scelta di Alessandro. “Funny People”, questo il titolo della traccia, nasce da una sessione al Jedi Sound Studio che ci ha visti immersi nella ricerca di un tema che soddisfacesse tutti e tre, dopo un paio di settimane il brano era già partorito e pronto”.
Noi vi presentiamo il clip, così potete giudicare voi stessi – troviamo sia davvero qualcosa di interessante: pop danceflooriano-elettronico capace di agire su più livelli, con stratificazioni molto eleganti ed azzeccate. Più sotto poi, dopo il video, qualche altra parola significativa, perché per realizzare il video in questione è entrato in campo un altro artista decisamente sui nostri taccuini, Daniele Sciolla:
“Dinamica simile a quella che ha portato alla realizzazione del pezzo anche per la realizzazione del videoclip, in cui abbiamo coinvolto Daniele Sciolla, genio matematico e musicale di cui abbiamo fin da subito apprezzato molto i lavori personali audiovisivi. Volevamo mantenere un profilo molto minimale e geometrico, senza articolare troppo il video e senza soprattutto usare degli attori e delle location ad hoc. Lo stile di Daniele si s’addiceva perfettamente alle caratteristiche che cercavamo e ci siamo completamente affidati al suo gusto, dalla scelta delle forme e di come quest’ultime dovessero interagire con i vari elementi ritmico-melodici del brano, al ritmo del video ed ai colori scelti per le varie parti. Siamo molto felici della collaborazione con entrambi”.
E ora? “Prossimi step che abbiamo davanti sono la scrittura di un album che possa essere molto meno criptico e complesso del primo EP, ma che rispecchi la sonorità e caratteristiche strumentali e liriche che abbiamo sempre avuto fin dall’inizio. Clubbing è la parola chiave che guiderà la nostra prossima fase di scrittura“. Bene, molto bene.