C’è chi l’ha visto già, l’anno scorso a Nextones e – provate a chiedere, sì: tutti entusiasti. Tutti semplicemente entusiasti. Non è magari un concerto da tuoni e boati e rullate di tamburi, ma il nucleo di artisti che si è creato attorno al progetto Settima Estinzione (nato da un’idea di Jazz:Re:Found e Marco Klefisch e sviluppato in collaborazione con Fondazione Compagnia di San Paolo e Italian Music Festivals), dopo una “gestazione” alla Fondazione Cittadellarte a Biella, ha creato un racconto musicale&visuale di una raffinatezza estrema, con anche una grande capacità di giocare sulle dinamiche. E, soprattutto, di scrivere buona musica. Certe volte ci si sofferma talmente tanto sulla raffinatezza della forma da dimenticarsi la sostanza: non è questo il caso.
Quindi ecco: l’anno scorso una anteprima a Nextones e ora, finalmente, quattro date in giro per l’Italia per “mettere a terra” un progetto che ha visto coinvolti Marta Del Grandi e Carlotta Sillano (voci, pianoforte, chitarre), Giovanni Corgiat (tastiere ed elettroniche), Daniele Patton (batteria e striature percussive), Michele Marchetti (sound design e rifrazioni varie), Gabriele Bertotti (visual artist). Foto di rito per loro, e poi sotto proseguiamo con un po’ di info importanti:
Ecco le date: si inizia il 27 aprile al Biko di Milano (non ce ne vogliano gli altri, ma è il nostro live club preferito a Milano, come atmosfera e scelte), poi si prosegue il 28 aprile ad Argo16 alle porte di Venezia, il 29 aprile in quel gioiello che è Off Topic a Torino per chiudere l’1 maggio a Genova a LaClaque.
L’abbiamo visto nascere, questo progetto. Abbiamo visto come si sia costruito piano piano, scrittura dopo scrittura, prova dopo prova, con un grande rispetto reciproco fra artisti e con una grande voglia di non tradire le fondamenta filosoficamente ed antropologicamente “alte” da cui è partito, che erano insomma la regola dell’ingaggio dell’intera operazione. Il copy per i social che presenta il progetto recita “…un’incursione nelle atmosfere di Nils Frahm e Jon Hopkins”: se vi pare “troppo”, se vi pare una paraculata, nel momento in cui andrete a raggiungere Settima Estinzione in una delle quattro date di cui vi abbiamo detto qua sopra, beh, scoprirete invece che è una definizione assolutamente azzeccata. E, soprattutto, guadagnata sul campo. Qua c’è gente di talento vero, capace di lavorare sui millimetri, sulle sfumature, sulle emozioni, su un linguaggio aduio/video “evoluto” e non urlato o facilone.
Ci lamentiamo spesso che in Italia nel mondo musicale regnano sempre i soliti noti, vincono solo i soldi e gli hype: sarà vero, non sarà vero, sta di fatto che se veramente si ama la musica, la ricerca, la competenza, la creatività, la voglia di mettersi in gioco inseguendo delle idee molto più che le fatturazioni e gli stream, questo è un progetto da seguire e supportare. Link per i biglietti? Eccolo.