Già la prima tranche di Spaceways, una spin off del Centro Culturale Santa Chiara (l’ottima istituzione che ha dato vita anche al Jazz’About di cui più volte negli anni abbiamo parlato ma anche ad altre cose super), era stato notevole: citiamo giusto la presenza della Cosmic Renaissance di Gianluca Petrella o del live di DayKoda. Ma questa seconda tranche, che si mantiene fedele all’idea di una esperienza immersiva e multidisciplinare secondo le coordinate tracciate da Enrico Bettinello, riesce ad essere se possibile ancora meglio.
Parola prima di tutto alla musica: mettendo insieme Plaid e Robert Henke, si fa davvero un’operazione meravigliosa. Sì Ibiza, sì i pubblici enormi, sì la spettacolarizzazione balearico-nazionalpopolare, sì le code al Berghain, ma chi ama davvero la musica e la cultura elettronica non può non avere i nomi suddetti come autentici numi tutalari. I Plaid portano avanti da decenni – sempre con eleganza – il loro incontro perfetto tra sintesi digitale cazzuta e scrittura armonicamente e melodicamente preziosissima. Continuano a non sbagliare album, anche il loro ultimo “Feorm Falorx” è qualcosa di meraviglioso.
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Altrettanto importante e strepitoso è Robert Henke. Non solo l’uomo che ha (co)regalato Ableton Live alla scena, ma anche e soprattutto un artista tanto cortese quanto visionario ed illuminato, capace di concept audio/video semplicemente strepitosi, che siano su scala grandissima o – come nel caso del “CBM 8032 AV” che presenta a Spaceways – più raccolti.
Ma appunto, Spaceways è una faccenda composita ed immersiva. C’è la danza ai livelli più alti, grazie alla Compagnia Virgilio Sieni e ad MK; c’è il clash tra musica ed illustrazione, grazie all’incontro tra i Dictaphone e Roberto Ballestracci; e poi c’è uno dei nomi emergenti e più interessanti dell’elettronica di ricerca italiana, la bravissima Camilla Pisani che si tratti di ambient o di divagazioni più abrasive ed apocalittiche ha una sensibilità ed una visione davvero di primissimo livello.
È un programma bellissimo. Tutto questo si dipana questo weekend, tra il 12 e il 14 maggio, a Rovereto, in primis nella cornice del complesso museale del MART – uno dei complessi museali più belli d’Italia, tra la cupola che sovrasta l’ingresso e i vari spazi polifunzionali a partire dall’Auditorium Melotti. Davvero: non riusciamo ad immaginare un fine settimana migliore. Info e biglietti, qui.