Questo weekend, se avete ancora un pertugio di vacanze prima di tornare tristemente a lavori o studi o incombenze quotidiane varie, una delle cose migliori che potreste fare – e non solo per evitare il caldo feroce – è puntare al nord, verso le Dolomiti, a Cortina. Detto così, pare quasi una vanzinata: d’altro canto l’immaginario che c’è attorno alla località montana è un po’ così, ed è un po’ anche colpa di Cortina stessa, che indulge su antichi lussi e snobberie ed immaginari che andavano forte negli anni ’80 e poi, in qualche modo, hanno vissuto di rendita. Ma vivaddio c’è dell’altro. Vivaddio ci sono realtà e persone, lì sopra, che hanno in mente un concetto diverso di divertimento, socialità, creatività. Diverso, e più contemporaneo ed “orizzontale”, nel senso che è sincronizzato sul concetto di ricerca e qualità che di mera esclusività. In tempi in cui il clubbing da fenomeno fieramente underground si sta trasformando in hobby preferito dei nuovi ricchi che pendolarizzano (o vorrebbero pendolarizzare) tra Tulum ed Ibiza, tra il Circoloco e il Burning Man, e farlo senza badare a spese (beati loro…), che nel tempio del lusso montano una piccola cellula – da individuare in primis col lavoro che si sta facendo col Belvedere Club – agisca in maniera diversa è un fenomeno da circoletto rosso. E da supportare.
Non solo. Già con High Experience e Ralf On Snow, le due “invenzioni” di Livigno e del Bivio Group di cui abbiamo parlato più volte, abbiamo scoperto come possa essere bello combinare musica e montagna in maniera non convenzionale. E pure Cima Festival si è trasformato in un esperimento riuscito.
Ma quello che si è riuscito a fare creando una joint venture tra Now Here Agency da un lato e Burro Studio Radio dall’altro col contributo fondamentale anche di Cortina Experience, nel weekend in arrivo (25, 26, 27 agosto), è almeno sulla carta la cosa più bella realizzata finora, fra gli eventi montani. Sì, per Rosadira Festival siamo felicissimi di spendere parole così. Questo perché il nucleo di talento che si è andato attentamente a ricostruire è strepitoso. Guardate sotto: praticamente è una vera e propria All Star di dj italiani dalla visione viva, nitida, elegante, affilata, quella perfettamente sintonizzata e sincronizzata col qui&ora più raffinato. Da Bawrut a GNMR, da Dj Rou a Vittilucchi, ma in realtà sarebbero da citare uno per uno. Ecco, raramente abbiamo visto tanto talento di casa nostra messo assieme. E, aggiungiamo, chi più chi meno è talento “giovane”: nulla contro i grandi veterani, che anzi spesso e volentieri sanno fare ancora in modo strepitoso il loro mestiere, ma se uno dei grandi problemi dell’Italia è la sclerotizzazione in ogni settore (le stesse cose con gli stessi nomi con le stesse dinamiche da troppo, troppo, troppo tempo…) vedere qualcuno che scommette così tanto e così bene su un ricambio generazionale – lavorando coi fatti – è un’altra cosa molto bella. Insomma: prevendite, qui. Info varie, qui. Sotto, come dicevamo, una ricognizione sui nomi in line up; ma come in ogni festival che si rispetti, ci sono tante attività collateriali. Il rinascimento del clubbing italiano nasce esattamente da cose così.