La Raw Culture è una di quelle navicelle spaziali sotterranee che sono sempre linfa preziosa per la musica e cultura in Italia: etichette fatto con una idea ben precisa (racchiudibili in questo caso sotto il concetto di “raw”, ovvero “crudo”) e che operano completamente al di fuori dei radar e delle traiettorie prestabilite del mercato. È possibile farlo, eccome. Ed è possibile farlo durando anche nel tempo: Raw Culture festeggia i sette anni di attività con una uscita speciale, dove chiama in causa un nume tutelare della musica italiana alternativa, il genio wave-post-punk-chissà-che-altro fondatore della leggendaria Italian Records, che figura da co-produttore.
La barra musicale è affidata al duo Ping Pong, ovvero Stefano Passini ed Andrea Renzini. Se il primo esplora più le architrave ritmiche dei brani (basso, programmazioni ritmiche, percussioni bizzarre), il secondo presidia l’area più “sonora” ma lo fa veramente a modo suo, usando ad esempio per creare suoni, feeedback e tappeti persino degli aspirapolvere Hoover. In uscita il 9 ottobre 2023, il loro album omonimo ha una prima parte legata più ad improvvisazioni registrate nel corso degli anni, più sperimentale, e una seconda che si diverte ad innestare echi disco, techno, kraut chiamando anche a collaborare musicisti con una storia di spessore (Gianluca Patini, Giorgio Lavagna, Enrico Serotti, che nel CV hanno band tipo Gaznevada o Confusional Quartet, giusto per citarne un paio). A legare il tutto, il concept audio principale: partire da campionature di match di ping pong coreani, con relativo commento.
Abbiamo il piacere di presentare in anteprima il video del brano che apre questa seconda parte del disco. Un’apertura geometrica ed accattivante e con un meraviglioso sapore legato alla new wave più oscura e sperimentale, una “onda” musicale che – ancora oggi – è assolutamente fondamentale se si vuole capire davvero cosa è e che potenziali ha la musica elettronica. Pre-order, qui. Complimenti ancora alla Raw Culture. Altri sette anni volte sette!