Erano nei nostri radar eccome, i Tamburi Neri, e da tempo: fin dall’inizio ci sono sembrati un realtà estremamente significativa nei perimetri del clubbing italiano. Significativa, sì, ed anche atipica. Profondamente atipica. Eppure, preso atto dell’atipicità, alla realtà del clubbing appartengono di sicuro: per biografia dei protagonisti, in parte per ambito d’azione, anche per pedigree discografico (vedi l’uscita di un trittico di EP con la label di Adiel, Danza Tribale). Ma è effettivamente vero che la loro è un’elettronica non (solo) danzabile, non un pronto-uso per sgambettare in pista e lanciare mani all’aria al drop, o incunearsi in incalzanti treni a cassa dritta. Anzi: è cupa, è profondamente letteraria. Per certi versi, volendo fare una semplificazione e per farsi capire meglio, è quasi come se i Massimo Volume venissero sottoposti ad un processo di (parziale) digitalizzazione e dancefloorizzazione, assorbendo alcuni stilemi tipici di disco, electro, techno, house opportunamente “stirati” in filigrana.
(i due Tamburi Neri, Claudio Brioschi e Andrea Barbieri; continua sotto)
Domani esce per la 42 Records – che sta mettendo a segno colpi notevoli nel campo “nostro” ampliandone gli orizzonti, vedi appunto “La commedia” del Quadro Di Troisi – “La notte”, il loro secondo album dopo “Ombre” del 2021.
Ora: sapete che su Soundwall di solito, se parliamo di album prima della loro uscita, offriamo sempre delle tracce in anteprima. Stavolta abbiamo voluto fare qualcosa di diverso, proprio perché diversi sono i Tamburi Neri: abbiamo chiesto a Claudio Brioschi (aka Brioski) e Andrea Barbieri di anticiparci in esclusiva una descrizione “track by track” dell’album a cui hanno dato luce. Proprio perché nel progetto la parola e l’immaginario sono questioni artistiche centrali, ci sembrava corretto che parole e visione soggettiva delle tracce facessero da preview in grado di “direzionare” verso l’ascolto del disco. Disco che esce domani 19 aprile, qui il link Bandcamp, e ha dei momenti veramente notevoli. Ma ora, largo al track by track. Anzi, come appetizer prima il video della title track dell’LP, uscito negli scorsi giorni, e poi la descrizione in anteprima traccia per traccia.
NON ESISTI
“Non esisti” affronta in modo schietto e ironico una realtà sempre più diffusa: l’ossessione per i social media e l’avidità di attenzione a tutti i costi.
“Non esisti” è una traccia che si prende ironicamente gioco di coloro che riempiono i loro profili con dettagli molto spesso superficiali, cercando disperatamente di catturare l’attenzione del mondo esterno.
Attraverso una melodia torbida e un testo tagliente, esploriamo il lato comico di questa tendenza moderna.
FREQUENZE
Nasce dalla voglia di fare una traccia Dub moderna, seguendo la scia di tanti dischi che suoniamo nei set, abbiamo usato DFAM Moog e space echo con la voce di Hiroko che racconta un Simposio sulle frequenze.
“Frequenze” parla della frequenza solfeggio 528Hz, frequenza del miracolo.
La frequenza 528Hz si collega al nucleo del DNA che è a forma di cristallo esagonale.
La forma esagonale in natura: celle del nido d’ape, cristallo di ghiaccio, l’esagono di Saturno, diamante.
E’ la frequenza che ci aiuta a meditare, a riconnetterci con l’amore verso noi stessi e gli altri.
DUBBI SEMPRE
“Dubbi sempre” racconta la complessità dell’essere umano e l’importanza di abbracciare tutte le nostre sfaccettature.
E’ un invito diretto al mondo maschile: quello di non dimenticare mai di conservare e di rispettare la propria parte femminile.
Questa traccia ci ricorda che solo integrando tutti gli aspetti di noi stessi, compresi quelli tradizionalmente femminili, possiamo raggiungere un equilibrio autentico.
INDELEBILE
E’ un brano molto intimo e speciale, rappresenta una parte molto importante del nostro vissuto. Per chi ha vissuto l’Italia di quegli anni ma anche per chi ne ha solo sentito parlare, “Indelebile” ha radici nel profondo del nostro cuore e della nostra esperienza personale. Attraverso testi profondi e melodie toccanti, raccontiamo momenti indelebili della nostra vita, esperienze che hanno plasmato chi siamo oggi.
LA NOTTE
“La Notte” celebra il magico momento in cui il mondo si placa e le emozioni più intime trovano spazio per emergere.
“La Notte” è un inno alla quiete e alla chiarezza che si sperimenta durante le ore oscure e ci permette di connetterci con noi stessi in modo più profondo.
Attraverso una melodia avvolgente e allo stesso tempo romantica, esplora la bellezza e la serenità di questo momento unico, invitandoci a lasciarci trasportare dalle nostre emozioni più autentiche.
DIMMI
“Dimmi” esplora uno degli aspetti più complessi delle relazioni umane: la comunicazione.
Il testo ci porta nel cuore di questa lotta emotiva, mettendo in luce la frustrazione e la tristezza che accompagnano questa mancanza di comprensione reciproca.
“Dimmi” ci invita a riflettere sul valore della comunicazione sincera e aperta.
HELLO PEOPLE
E’ il frutto di giornate di sperimentazione in studio, duranti le quali lo scopo era scrivere musica per l’album. Tra i vari tentativi volevamo registrare anche qualcosa che avremmo suonato nei djset ma che avesse acceso gli animi anche durante il live. Campionando vari suoni da una piccola Casio, compresa la voce Hello People, nel suo microfono Lo-Fi, abbiamo fatto questo brano.
AMORE COLORATO
Questo brano ha i colori della genuinità dei bambini. La musica vuole dare la sensazione di euforia e spontaneità così forte nei più piccoli. All’inizio la conversazione tra papà è figlio fa emergere, con tanto amore, come i bambini siano così sensibili alle emozioni, tanto da commuoverci e a quel punto comincia il vortice musicale che ci trasporta in un crescendo armonioso.
ORE 9
“Ore 9” nasce da un momento di riflessione profonda e personale.
Racconta di una mattina molto speciale alle ore 9, mi sono trovato davanti allo specchio ed ho iniziato ad interrogarmi sul senso della mia vita.
Attraverso il testo molto intimo, la traccia ci porta nel cuore di questo momento di introspezione, mettendo in luce domande universali che tutti ci poniamo almeno una volta nella vita.
CHE MONDO E’
Parte tutto scherzando sul fatto che sarebbe stato bello vedere Andrea nei panni rock di Elvis, cantando su di un beat bello veloce. Ad un certo punto eravamo molto soddisfatti del basso e degli urli di Andrea che erano davvero molto convincenti, un po’ meno del suo testo, così abbiamo chiesto ad Hiroko di scrivere qualcosa. Tempo due giorni era in studio e con una one take abbiamo inciso.
Il testo di “Che mondo è” nasce dall’osservazione del suo paese, il Giappone, da parte di Hiroko durante e dopo la pandemia.
Dopo la pandemia, il Giappone ha mantenuto un approccio cauto al distanziamento sociale, questo è stato particolarmente evidente durante la vita quotidiana della popolazione. Tuttavia, questo ha portato a una sorta di isolamento sociale e a una mancanza di contatto umano, che ha avuto e avrà conseguenze negative sul benessere emotivo e mentale della popolazione.