Lo scorso 14 Gennaio abbiamo avuto il piacere di cenare insieme ad Argy prima della sua esibizione alla Saponeria durante il party Bizzarro. Oltre il sound ricco di groove che ha reso il suo set paragonabile ad una lezione di aerobica, l’artista greco si è rivelato un personaggio ricco di spunti di interesse. La giovane età può trarre in inganno…il talento e le idee chiare ce le ha sempre avute!
Venticinque anni e avere sulle spalle un curriculum di un veterano non deve essere semplice. Party in giro per il mondo e release favolose che sono state suonate in lungo e in largo, però, hanno trasformato una promessa in una vera e propria realtà del panorama elettronico internazionale. Quanto ancora può cresce Argy? Quali sono i suoi obiettivi?
Credo che tutti abbiano la possibilità di crescere e espandersi in molti modi diversi, per come la vedo io ho appena iniziato ad essere “me stesso”…Quindi questo per me è il periodo più interessante come artista e producer. Oltre a cercare lentamente di far crescere la mia label These Days e farla diventare una solida piattaforma per la musica che amo, sto anche cercando di completare altri miei progetti musicali come per esempio quello con il mio alias “Zodiac Free Arts Club” con il quale farà uscire un album a maggio per Permanent Vacation.
La tua musica riscuote da sempre un grande successo, non a caso hai avuto il merito di vederla pubblicata su alcune delle label più importanti della scena underground mondiale. Senti un po’ il peso delle aspettative quando ti siedi in studio? Hai mai lavorato (oppure lavori) confezionando release “ad hoc”, oppure la ricerca della label avviene esclusivamente a EP pronto?
In passato sentivo un po più di pressione, questo perchè il sound era un po più “impostato”. Ora le cose nel panorama della dance sono cambiate e sono un po più rilassate, quindi per me è assolutamente più facile essere me stesso! In genere scrivo delle song e poi valuto dove inserirle, ma c’è questo mio amico e owner di una label che apprezzo molto che a volte viene a dirmi ” hey hai qualcosa per me?”. E allora cerco di fare qualcosa che sia un po più indirizzato verso l’audience di quella label.
Sono passati cinque anni da “Love Dose”, hit che ha lanciato in modo inesorabile la tua stella, ma ci hai già confessato di essere molto critico nei confronti della musica che producevi all’inizio della tua carriera. Hai fissato come release spartiacque “Unreliable Virgin” su Cocoon: cosa è cambiato da quel momento in avanti? È una questione di “tecnica” oppure hai semplicemente affinato i tuoi gusti, spostando i tuoi riferimenti artistici?
Negli ultimi 3 anni sono molto molto migliorato tecnicamente. Sono stato molto fortunato ad avere delle label che mi hanno supportato sin dall’inizio e praticamente quello che ho fatto è stata una grande palestra facendo uscire vinili e varie release! Ora credo di essere vicino alla vera espressione più di quanto lo sia mai stato prima. Non metto solo dei suoni insieme ma scrivo quello che provo dentro. Non è facile far diventare le mani un’estensione del tuo cervello…
Sei da poco entrato a far parte del managment Cadenza e a breve rilascerai il tuo primo lavoro sulla label di Luciano. Hai altri progetti in cantiere? Cos’hai in serbo per noi nei prossimi mesi?
Sto per pubblicare un EP con una delle mie label francesi preferite “Versatile”! È un 4 tracce ed uscirà tra un paio di mesi. È un mostro da rave tutto basato su sample. Poi ci sono un mucchio di tracce che usciranno per Ibadan Records e These Days. In più ho remixato un pezzo dal prossimo album degli Agoria che uscirà a marzo per InFine!
Seguiamo con grande attenzione e curiosità la tua These Days, label che in soli due anni è riuscita a conquistare il rispetto della quasi totalità degli addetti ai lavori. Per quale motivo, così giovane, hai sentito il bisogno di aprire un’etichetta? Non dirci che le varie Ibadan e Poker Flat ti andavano già strette…
These Days è il mio campo da gioco personale. Non c’è nessun altra label al mondo che può darmi una tale libertà artistica , non solo in termini di musica ma anche in termini di un sentimento generale che voglio communicare. Mi piace anche avere una sorta di punto di vista “esterno” sulla dance music, ecco perché preferisco che These Days abbia un attitudine un po più “Indie” invece di essere una label orientata esclusivamente al clubbing. Praticamente lo faccio per amore. A volte deve sborsare soldi di tasca mia per coprire alcuni progetti un po più “oscuri” che non hanno un buon ritorno di vendite. M almeno so che tra 20 anni apprezzerò questi dischi come il giorno in cui gli ho registrati.
Vuoi parlarci del tuo legame con Jerome Sydenham? Il vostro è un semplice rapporto tra artisti o c’è qualcosa di più profondo che vi lega oltre alla stima reciproca?
Jerome è un buon amico e una persona davvero unica. A parte il fatto che è uno dei miei producer preferiti al momento, per me è uno di famiglia e io sono stato la prima persona che ha incontrato qui a Berlino. In più è un buon cuoco e sa fare il miglior stufato di pollo del mondo. Serve altro?
Da sette anni ormai vivi lontano dalla tua Rodi. In che modo Londra (prima) e Berlino (oggi) ti hanno fatto crescere sia dal punto di vista artistico che umano? Quale pensi possa essere la tua “futura casa”?
È stato un grande shock per me lasciare la Grecia. A 18 anni da ragazzino sborone che ero pensavo di sapere tutto sulla musica, poi quando mi è stata sbattuta in faccia la realtà a Londra è stato grandioso perché è stato un pò come ricominciare da capo.
In seguito Berlino mi ha fatto apprezzare una sorta di bellezza non-classica che non avevo mai apprezzato prima in vita mia. Qui sono diventato una persona più equilibrata e ho avuto il tempo e lo spazio di guardarmi di più allo specchio. Almeno un po più di prima. Per il futuro vorrei ritornare a Londra! Vedremo…
English Version:
You’re only 25 years old but already so experienced, not an easy thing. Party around the world and lots of amazing tracks that have been played far and wide turned a promising young producer in a confirmed reality in the electronic music scene. How much can you still grow? Which are your goals?
I think that you will always have the potential to grow and expand in many different ways, and the way I see it, I have JUST started being “me”..So this is the most interesting period for me as an artist and an electronic music producer. Apart from slowly building my own label These Days into being a solid and opinionated platform supporting the music that I love, I am also really looking forward fulfilling other music projects like for example my “Zodiac Free Arts Club” alias with which I am releasing my first album on Permanent Vacation this May.
Your music has always had a big appeal and indeed you released your tracks on the best underground labels around. Do you ever feel under pressure when you sit in your studio? Do you ever release commissioned tracks or you look for labels only when EP is ready?
I used to feel some pressure in the past, because the sound was more “set”. Now things in the dance scene have changed and are a bit more loose, so its definitely easier to just be me!I mainly write songs and then see where they fit, but sometimes a friend who owns a cool label will come up to me and say “hey, got something for me?”. And then I will try to see if I can make something a little bit aimed towards that label’s audience.
It has been 5 years since “Love Dose”, hit that shot you into the stars, but you said of being really judgemental of your early-career music. “Unreliable Virgin” on Cocoon was a clear dividing line, what has changed from that point forward? It is a “technical” matter or you simply have refined your taste, moving on your reference point?
Technically I have been much much better the past 3 years. I was very lucky to have labels supporting me from an early stage and what I basically did was practicing making music on vinyl and proper releases! Now I think I am much closer to real expression than I ever was before. I am not just putting sounds together but I am actually writing what I feel. It’s not easy for your hands to become an extension of your brain…
You recently became an artist of the Cadenza management and your first work on Luciano’s label is going to be released shortly. Do you have other projects on the go? What do you have in store for us in coming months?
I am releasing an EP on one of my favorite French labels “Versatile”! It’s a four-tracker and comes out in a couple of months. It’s a sampled-based rave monster. Then I have plenty of tracks that are coming out on Ibadan Records and These Days. I also remixed one song from Agoria’s album and my two remix versions are dropping this March on InFine!
We have a lot of interest in “These Days”, your label that in just two years managed to earn respect from almost all the experts. You are young, how comes the need to found your own label? Don’t tell us that Poker Flat and Ibadan weren’t already enough to you…
These Days is my personal playground. There is no other label in the world that can give me such artistic freedom, not only in terms of music but also in terms of the general feel that I want to communicate. I also like to see dance music from a sort of “outside” point of view, that’s why I prefer These Days to have a more “Indie” look rather than a just club orientated dance label. Its basically a labour of love. Sometimes I even have to pay out of my own pocket for some projects that are more “obscure” and don’t bring good sales. But at least I know that 20 years from now I will be enjoying those records like the day i mastered them!
What about talking of Jerome Sydenham? Do you have a simple artistic collaboration or is there something more than mutual respect?
Jerome is a very good friend and a very unique person in general. Aside the fact that he is one of my favorite producers at the moment, I see him as family and I was the first person he met here in Berlin. He is also a great cook and makes the best chicken stew in the world. Need more?
You lived away from Rhodes for seven years now. In which way your artistic and human growing has been influenced by London and then Berlin? Where your “future home” will be?
It was a big shock moving out of Greece. I thought i knew everything around music when i was 18 like the cocky kid i was, and then i went through a big reality check in London, which was great because it sort of grounded me again.
Then Berlin made me appreciate a kind of non-classical beauty that i have never before appreciated in my life. I became a more balanced person here and had the time and space to look myself in the “mirror”. At least more than before.
For the future i would love to go back to London! Let’s see…
[Traduzione a cura di Patrizio Stavola]