Arado mi ha regalato una delle serate più divertenti degli ultimi tempi. Non solo perché ha suonato bene oltre ogni aspettativa, non solo perché ha ballato tutta la notte dimostrando a tutto il club con quale spirito un dj dovrebbe interpretare il proprio lavoro (vederlo danzare al centro della pista una volta terminato il suo dj set è stato uno spettacolo unico), non solo perché ci ha coinvolti con il suo sound: Arado ha soprattutto compreso sin da subito come sarebbe stata la serata, mettendosi a suo agio già dalla cena e regalandoci momenti esilaranti degni dei migliori sketch di cabaret.
La tavolata si dimostra decisamente in forma e lo scambio di battute è fittissimo nonostante le difficoltà che si possono incontrare quando si vogliono tradurre in inglese esternazioni tipiche del dialetto romanesco. Il centro assoluto delle attenzioni di Arado è seduto al tavolo accanto al nostro e risponde al nome di “Er Mandibola”, un essere mitologico a metà tra un uomo e uno schiacciasassi capace di mangiare per ore lasciandoci letteralmente a bocca aperta. Date le sue dimensioni non ci saremmo mai permessi di commentare le sue gesta (vederlo ordinare a mezzanotte un piatto di puntarelle ci ha davvero lasciato di stucco) senza avere Arado e i suoi bicipiti al nostro fianco.
Che Arado fosse un tedesco atipico lo capiamo immediatamente, ma la conferma arriva quando, nonostante i nostri ripetuti avvertimenti sulla non troppo rosea situazione del nostro paese, ci confessa di voler lasciare la Germania per trasferirsi qui dalle nostre parti. Non credo che tale scelta sia da attribuire solamente alla sua passione per la cucina italiana o alla nostalgia di un clima più mite (qui a premere sono le sue origini turche), bensì al recente furto di una fornitura Dsquared del valore di quarantamila euro destinata al suo negozio.
Limitare i discorsi musicali su Arado alla sola “Uganda Express”, quinta release per Desolat X uscita lo scorso settembre, di cui conosciamo sostanzialmente ogni nota, è decisamente limitativo. Per chi non avesse ancora spulciato la sua pagina myspace nei prossimi mesi verranno rilasciati due ep dei quali si fa già un gran parlare negli ultimi tempi. Sia “Preacher Man” su Area Remote che il bootleg di Moodyman su All In Limited, figli dell’ormai consolidatissima intesa tra Den Ishu e lo stesso Arado, dimostrano quanto rapidamente questo artista sia stato in grado di affermarsi sia come dj che produttore, nonostante la sua sia una carriera tutto sommato breve. Arado, tra le altre cose, ci ha confessato che Loco Dice gli ha ripetutamente sconsigliato di uscire sulla label romena con un bootleg, nonostante la traccia sia validissima e supportatissima da numerosi big e l’intero ep sia atteso come uno dei successi annunciati della prossima primavera. Non so quali considerazioni ci siano alla base di questo consiglio o quanto valido possa considerarsi, fatto sta che Arado, grazie alle prossime release, sta dimostrando di essere un artista maturo, capace di interpretare al meglio le esigenze del club sia in termini musicali che di dj set.
La performance a Bizzarro ha dato la conferma, a chi ancora non lo conosceva, che Arado ha tutte le carte in regola per dire la sua ed affermarsi all’interno del mondo della musica elettronica. Sarà forse mertito del grande feeling che è riuscito ad instaurare col pubblico romano, ma senza alcun dubbio posso dirvi che finora è stato lui la scoperta dell’anno!
“Rome was amazing and I will come back again for sure!”
English Version:
Arado gave me one of the most fun nights recently. Not only because he played higher than every expectation, not only because he danced the whole night, showing the whole club with which enthusiasm a DJ should approach his job (seeing him dancing in the middle of the crowd after he finished his set was great), not only only because he got us hooked on his sound: Arado comprised from straight away how the night would be, making himself comfortable already at dinner and giving us fun moments as if they were the best moments of a cabaret.
Everyone on the table was in great form, and the exchange of humour was so driven, taking into account the difficulties one can encounter when you try to translate typical roman phrases into english. The centre of attention of Arado was sitting on the table next to us and answered to the name “Er Mandibola”, a mythical creature which is half man and half ogre, capable of eating for hours, literally making us gaze at him amazed. Given his size, we would have never had the guts to comment on his gestures (seeing him order a plate of puntarelle at midnight left us stunned) without having Arado and his biceps with us.
That Arado was an atypical german we understood straight away, but the real confirmation came when, although our repeated warnings of the not-so-good situation of our country, he confessed that he wants to leave Germany and move around here to our parts. I do not think that this choice depends only on his passion for italian cuisine or the nostalgia of a warmer climate (here it is his Turkish origins that are pushing), but on the recent robbery of a shipment of Dsquared clothing to his shop, that had a value of fourty thousand euro.
Limiting the musical discourses on Arado to only “Uganda Express”, the fifth release for Desolat X, which was released last September, of which we practically know each note, it decisively limitative. For those who still have not checked out his myspace page, in the next months two EP’s will be released of which a lot is being spoken about already now. “Preacher Man” on Area Remote and the bootleg of Moodymann on All Inn Limited; the result of the already solidified understanding between Den Ishu and Arado, demonstrate how rapidly this artists was able to assert himself as a DJ and producer, given his career has been very short. Arado, amongst other things, confessed to us that Loco Dice repeatedly did not advise him to release a bootleg on the Romanian label, although the track is amazing and supported by quite a few of the “bigs” and the whole EP is awaited as one of the hits of the coming spring. I do not know what considerations this advise was based on, but thing is that Arado, thanks to his next releases, is showing himself as a mature artist, capable of interpreting to the best the requirements of clubs, both in musical terms and as a DJ.
The performance at Bizzarro gave the confirmation, to whom he was still unknown, that Arado has all the right cards in his hand to show himself and break into the electronic music world. Maybe it was because of the great feeling that he was able to create with the Roman crowd, but i can definitely say that up to now he has been the discovery of the year!
“Rome was amazing and I will come back again for sure!”