Qualche tempo fa vi abbiamo raccontato le nostre esperienze con la serie NXS2 di CDJ e DJM, i modelli di punta della linea “Pro Deejay” di Pioneer DJ, e anche con il Toraiz SP-16, col quale la casa giapponese ha iniziato ad avvicinarsi al mondo della produzione e della performance live: orbene, cosa succederebbe se un CDJ-2000NX2 e un Toraiz SP-16 avessero un figlio?
Semplicissimo: nascerebbe un DJS-1000.
Non serve davvero che sprechiamo troppe parole per spiegarvi l’idea alla base del nuovo nato di casa Pioneer DJ, infatti: è un sampler dalle caratteristiche molto simili al Toraiz SP-16, in un case “a forma di CDJ”, con alcune feature supplementari pensate proprio per l’uso in tandem con questi ultimi, e con la piena compatibilità con il primo.
Questo significa, tra le altre cose, che è possibile usare l’SP-16 per preparare un sample pack, tagliando, cucendo ed effettando i sample, esportarlo come progetto su una chiavetta USB e caricarlo sul DJS-1000 per usare i sample in un set assieme a CDJ, piatti e quant’altro.
Spesso, parlando di prodotti Pioneer DJ, vi abbiamo raccontato come l’interfaccia utente e l’usabilità generale fosse sempre accuratamente studiata in modo da far sentire a proprio agio gli utenti, permettendo loro di trovare controlli e funzionalità sempre esattamente dove se li aspetterebbero ed evitando di sorprenderli con scelte di design particolarmente astruse e fantasiose: ebbene, il DJS-1000 non fa eccezione, dato che la parte superiore, con touch screen e knob, funziona esattamente come quella dei CDJ, come il controllo del pitch e i tasti “play” e “stop”, che avrebbero potuto essere disegnati in qualunque modo, forma e colore, e invece sono identici a quelli dei CDJ, col risultato che non è necessario alcun manuale di istruzioni e il periodo di apprendimento per imparare a usare questo nuovo gioco è ridotto ai minimi termini.
Nella stessa ottica, i pad di gomma per triggerare i sample funzionano esattamente come quelli dell’SP-16 e sono, allo stesso modo, estremamente rapidi nella risposta e molto soddisfacenti dal punto di vista tattile: hanno una corsa sufficientemente lunga da dare un feedback quando li si preme, ma sono abbastanza reattivi da non dare mai la sensazione di un ritardo tra la pressione e la riproduzione del sample associato.
Preparare un sample pack “offline”, però, non è l’unico modo per usare il DJS-1000: è possibile usarlo in combinazione con i CDJ, campionando al volo questi ultimi e usando il DJS-1000 per riprodurre e modificare dal vivo i sample appena registrati, ed è probabilmente questo il modo d’uso che apre al ventaglio più ampio di possibilità, dato che con in mano un dispositivo del genere il concetto di “live remixing” acquista un significato interamente nuovo e molto più concreto.
L’integrazione con CDJ e DJM, peraltro, è estremamente semplice, visto che il DJS-1000 ha due ingressi audio da 1/4“ e due uscite audio, da 1/4“ e RCA, per cui è collegabile al send/return del mixer, e ha anche l’ingresso RJ45 per Pioneer DJ Link, per cui risulta davvero semplice, almeno tecnicamente, costruire un setup da sogno come questo che si possa usare come se fosse un unico dispositivo:
Certo, il problema è il solito: è vero che integrare questi strumenti è semplicissimo e altrettanto semplice è imparare a usarli con profitto e scatenare la propria creatività ai massimi livelli, ma è altrettanto vero che non stiamo parlando esattamente di giocattoli alla portata di tutte le tasche, dato che la cifra necessaria per accaparrarsi un DSJ-1000 è di “soli” milleduecentonovantanove euro: non esattamente a buon mercato, lo ammettiamo.
Dopo averci giocato approfonditamente per qualche giorno, però, possiamo garantirvi che li vale tutti fino all’ultimo centesimo: la sensazione di “onnipotenza” musicale che regala è davvero soddisfacente, e la distanza che passa tra pensare di voler fare qualcosa e il momento in cui ci si rende conto di averla fatta è brevissima anche dopo poco tempo dalla prima volta che si mette mano sulla console: l’unico pensiero che ci sentiamo di aggiungere, a questo punto, è che non vediamo l’ora di vedere quanti più DSJ-1000 in giro per i nostri club preferiti e nelle mani dei nostri DJ preferiti, per vedere in che modi sarà in grado di solleticarne la creatività e di allargarne le potenzialità.