Il bello della musica elettronica è che, salvo eccezioni, musicisti e pubblico sono sempre stati piuttosto vicini: niente superstarismi e conseguente inavvicinabilità da parte degli artisti, così come pochi fanatismi e isterismi anche da parte dei fan più incalliti.
Club To Club e Absolut hanno saputo abbracciare in pieno questa voglia di fusione creando l’Absolut Symposium, l’headquarters pubblico del festival ubicato all’AC Hotel, lì dove hanno alloggiato artisti, addetti ai lavori e giornalisti, strategicamente posizionato a poche centinaia di metri dal Lingotto.
La partnership tra il festival e Absolut era iniziata già l’anno scorso con la possibilità di vivere un viaggio propiziatorio verso il festival in un bus delle meraviglie (qui il racconto del nostro Mattia Laurella ha vissuto quella esperienza in prima persona). Quest’anno il risultato sono stati ben quattro giorni di eventi gratuiti tra musica (tra i quali il live di How to Dress Well e il suggestivo concerto di Fatima and the Eglo Band), drink, proiezioni e incontri. Un andirivieni di tanta gente: chi attratto dagli eventi in programma, chi speranzoso di incontrare qualche artista e chi semplicemente di passaggio per bersi un drink e fare quattro chiacchiere nell’attesa degli eventi serali.
A rendere il tutto ancora più accogliente, una giostra di cavalli montata nel cortile (per farvi ricordare che tutto gira, e in particolar modo la testa, se salite su una giostra dopo il secondo drink…), un corner powered by Serendeepity Milano per sanare la vostra insaziabile voglia di vinile e poi anche la possibilità di prenotarsi per un’esclusiva e intima esperienza “cocktailogica”: venti minuti tutti vostri in una camera warholiana adibita a bar privato, con il mastro Giuseppe che inventava nuovi cocktail a vostra immagine e somiglianza, ispirato dai vostri racconti e dalla musica scelta per essere accompagnati.
Insomma, l’Absolut Symposium si è rivelato l’ennesima scommessa vinta nel promuovere la musica elettronica come qualcosa che vada ben oltre il solo clubbing, ritenendola invece arte e cultura a tutti gli effetti. Soprattutto, scommessa vinta nel pensare che non ci sia musica senza l’incontro e lo scambio tra le persone. Siamo tutti speranzosi che questa diventi un momento cardine delle prossime edizioni del festival e che il calendario di eventi si rimpolpi sempre più nel corso anni. Club To Club e Absolut, mi raccomando, non deludeteci.
Se ve non ci siete stati, ecco qui un assaggio di cosa vi siete persi.