Oltre una quindicina d’anni di attività, tra release e serate, fanno di Alexander Neumann un artista da seguire, uno di quelli da tenere sempre d’occhio. Non si tratta di quel rispetto che si è solito portare nei confronti di quegli artisti che, attraverso smaliziate carriere ultradecennali, hanno saputo scavarsi una “nicchia intoccabile”, il cosiddetto vitalizio. Proprio no, perché se si scorrono le uscite sotto il nome di Alex Cortex (e i diversi pseudonimi utilizzati nel corso degli anni), si può tranquillamente affermare che la qualità delle sue uscite – almeno quelle degli ultimi anni – è rimasta pressoché invarita.
Dopo un 2011 all’insegna di release di grandissimo spessore, stiamo facendo riferimento alle due uscite su Pomelo (label nata diciotto anni fa dalle menti di Dan Lodig e Art Vega) e al bellissimo “Boldskool”, EP solidissimo che ha visto la luce su Killekill, Alex Cortex sembra aver inaugurato con “Oh Yeah” un nuovo corso all’insegna di sonorità più house, abbandonando quella techno tanto energica quanto meccanica che ha contraddistinto i suoi ultimi lavori. “Oh Yeah”, che oltre alla versione originale è completata dal meraviglioso remix di Tyree Cooper, inaugura infatti il catalogo house della label berlinese, la già citata Killekill: si tratta di un EP che parla chiaro, in modo semplice e diretto, senza nascondersi dietro lunghi e sterili giri di parole. Energia (della versione originale) ed eleganza (del remix) si completano, qui, in modo invidiabile dando vita ad una release da avere e da condividere ogni weekend.
Se è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera, Killekill House Trax ha inserito da subito le marce alte rilasciando un EP capace di mettere d’accordo sia gli amanti del “cassa-basso” che i palati più sopraffini. Bello, davvero bello.