L’ultima release di Vakant del 2012 e ultima di sempre, stando a ciò che i Maya hanno predetto, porta la firma di Alex Smoke che irrompe da Glasgow sulla label berlinese con un tre tracce originali ed un remix dei Sons Of Tiki. Dopo aver rilasciato il suo terzo album (“Lux”, pubblicato da Hum+Haw Records) e svariati lavori tra progetti paralleli, colonne sonore cinematografiche, suoni classici e composizioni con artisti del calibro di Scottish Ensemble, Alexander torna per i suoi follower più preoccupati con una musica più fresca che mai.
“What I should say is that every time I tried to write techno/house/moonbeat in the last couple of years, everything came out as shitty tech-house..”
Quindi affiniamo le orecchie e gustiamoci un EP che ci presenta un Alex Smoke come lo abbiamo imparato a conoscere. Formazione classica e arrangiamenti orchestrali per un lavoro, “Mu EP”, che passa attraverso un eclettico mix di linee di basso e un concetto generale fondamentalmente techno ma non usuale. Curioso è il primo brano, o meglio la storia del suo titolo. Minimale e techno, “Baba Yaga” crea un hype che riconduce ad un periodo che per molti è passato ma che in effetti (conoscendo la ciclicità propria di questo genere musicale) forse potrebbe ripresentarsi alle nostre porte. La curiosità sta nel fatto che prende il nome da una strega terrificante, Baba Yaga appunto, di una fiaba russa, la cui leggenda iniziò ad essere narrata sei anni fa da un canto di voci bianche che enunciava la storia proprio di questa strega. Un canto che fece fuoco e fiamme per il globo intero, conosciuto come Enfants di Ricardo Villalobos.
“Mu”, che da il titolo all’intera release, è un affare un po’ complicato. L’intro in partenza molto semplice si trasforma in un mood complesso, con passaggi sovrapposti di melodie e basslines. Un brano, come dice lo stesso Smoke, scritto per “lazy, emotional dancers” i così detti “pigri” o per coloro che alle sei del mattino ancora ondeggiano nei dislocati angoli dei club. “Polka”, infine, si divide tra l’original e il remix. Scritto la notte seguente il suo rientro in Scozia da Londra, l’original di Smoke è giocosa e cupa allo stesso tempo. Il remix di ottima fattura, sviluppato da Sons Of Tiki, invece, è forse quanto di più contemporaneo posso trovare in questo progetto. Corposo, dritto nel giusto ed equilibrato tra techno e house. Di “Mu EP”, questo è senza alcun dubbio il brano perfetto per le quattro di mattina.
Lasciandoci alle spalle l’ottimo stile che sta sviluppando (Aphex Twin, Tom Yorke etc. per intenderci) oggi diamo il ben tornato ad Alex Smoke ed alla sua musica per i clubs di tutto il mondo. Con “Mu EP” consolida ulteriormente la sua già ben salda reputazione come produttore di qualità, trascendente da ogni moda e tendenza. Ovviamente Vakant tutto questo lo sapeva già.