Siamo sempre molto, molto contenti di dare risalto alle operazioni di qualità legate da un lato alla scena “nostra”, dall’altro al supporto diretto per le realtà in prima linea nella lotta agli effetti della pandemia da Coronavirus. Avevamo iniziato parlando di “Distance Will Not Divide US”, con la (fu) scena Beats in grande spolvero, abbiamo proseguito con quanto approntato da Resistance Is Techno, ora è il turno di spostare il focus su Milano – la città che nell’ultimi decennio è stata complessivamente “la” città per il clubbing in Italia, ma anche la capitale della regione che più è stata colpita ad oggi dal CoVid-19.
Chiaro: come da tradizione milanese, una metropoli che ha costruito la sua fortuna anche nella capacità di attrarre intelligente “altrui”, c’è un per nulla piccolo aiuto anche da fuori, leggasi per dire Firenze, Roma, Londra e non solo, ma complessivamente in questa doppia raccolta si respira molto, molto bene il “flavour” cittadino. Un “flavour” variegato, mentalmente aperto e molto attento alle mode più sofisticate provenienti dai posti migliori. Non esiste “un” suono di Milano, esiste invece una attitudine: qui sta il segreto. E i due volumi di “Local Artist x Local Heroes” sono il modo migliore per capirlo ed apprezzarlo.
La cosa fondamentale da dire è che tutti i proventi ricavati dalla messa in vendita di questo materiale andranno a sostegno dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano, un assoluto bastione a livello nazionale per la lotta alle malattie virali. Quello che dovete fare, è andare subito ma proprio subito su questa pagina Bandcamp. Intanto sotto potete già farvi una prima idea della bontà dell’operazione. Un’operazione nata e cresciuta grazie al passaparola fra artisti: doveva essere più piccola, più limitata, ma a Milano quando c’è da “fare” non ci si tira indietro. Qualche volta questo è un male, perché si sconfina nel monoteismo efficientista e produttivista (video discutibili con hashtag, col senno di poi, poco opportuni… tanto per dire); ma spesso e volentieri sa essere un bene – perché diventa meno parole, più fatti. E di gente che nel “nostro” mondo a Milano fa, e fa bene, ce n’è parecchia. Ascoltare per credere.