Sono messi che mi sto proiettando al Gaeta Jazz, curiosando nel programma dell’undicesima edizione del festival, dal 19 al 22 luglio in uno scenario mozzafiato a picco sul mare, e quell’idea di Jazz tra radici e contemporaneità mi pare affascinante e perfettamente incorniciata nella bellezza rapita di quel paesaggio. Immagino le note di James Senese, Yussef Dayes, Nu Guinea, Gabriele Poso, Andrea Molinari, Logan Richardson spargersi tra templi neogotici e terrazze vista golfo. Non vedo l’ora di godermi il dj set di Raffaele Costantino sulla spiaggia dorata del lido Palm Beach marchiato Soundreef e quello di Patrick Gibin sulla terrazza Aurora. Ne sono certo: sarò mistico quel golfo inondato di suoni. Per sublimare l’attesa, ho pensato fosse cosa buona e giusta registrare un dj set che provi a catturare lo spirito della line up, in bilico tra tradizione e nuove traiettorie del jazz, musiche ibride e linguaggi identitari.
Il viaggio comincia Yussef Dayes, batterista dalle infinite possibilità, coprotagonista del progetto Yussef Kamaal (che troveremo poco più avanti con la loro “Joint 17”) e autentico detonatore del movimento londinese, qui catturato nel nuovo progetto in collaborazione con Alfa Mist. La loro “Love Is The Message” potrebbe suonare come un vero e proprio manifesto della nuova onda che sta riscrivendo le regole d’ingaggio del jazz, riportandolo alla sua essenza rituale, scardinandone gli stilemi e ibridandolo con funk, hip hop, house e avanguardie elettroniche. Alla seconda traccia siamo già nel Missouri, a trovare il geniale sassofonista Logan Richardson, di casa sull’iconica Blue Note Records e che a Gaeta ascolteremo in combo con Andrea Molinari alla chitarra, Enrico Zanisi al pianoforte, Matteo Bortone al contrabbasso, Enrico Morello alla batteria. Il sassofonista di Miano, James Senese, è uno dei più autentici e originali protagonisti della Napoli più internazionale, già passato alla storia col progetto Napoli Centrale, colonna portante di un suono unico che riuscì a connettere Mediterraneo e Stati Uniti, Vesuvio e John Coltrane, tradizione nera e melodia nostrana. Chissà se nel suo concerto sulla terrazza borbonica di Punta Stendardo, a due passi dal Castello Angioino-aragonese, ascolteremo la sua “Ngu Ngu Ngu”. Io, per sicurezza, l’ho messa nel mix che poi prosegue sulla direttrice africana con due tracce dall’ultima compilation curata da Gabriele Poso su BBE Records, “The Lanugages of tambores”. Il virtuoso polistrumentista sardo-salentino, già collaboratore di Osunlade come direttore della Yoruba Sound Orchestra, fresco di release sempre sulla label inglese (“Awakening”), imperversa nella seconda parte del set, alternandosi con il progetto Nu Guinea, tra i più validi rappresentanti del “Napoli sound” con un album, “Nuova Napoli”, capace di riaccendere la scintilla del groove che trova eco nelle acque di un altro golfo. Il duo composto da Lucio Aquilina e Massimo Di Lena firma anche lo straordinario Paradise Remix per “Rosie”, traccia originariamente prodotta da un’altra coppia di lusso, quella che vede assieme Wayne Snow e Max Graef. La chiusura è appannaggio di Ruby Rushton, gruppo nel quale milita ancora il nostro amato Yussef Dayes, e DJ Khalab che, in ‘Dense’ se la gioca con due mostri sacri come Shabaka Hutchings e Tommaso Cappellato, a coronare il suo più recente album-capolavoro su On The Corner.
Ok: un’ora di musica bella da ascoltarci nel viaggio lo abbiamo. Finisco di preparare lo zaino e spero di vedervi a Gaeta. Peace.
Tutte le info sono qui: www.gaetajazzfestival.it
Tracklist:
Yussef Dayes + Alfa Mist “Love Is The Message”
Logan Richardson “Untitled”
James Senese “Ngu Ngu Ngu”
Yussef Kamaal “Joint 17”
Malika B and Dave Hunter “Injection of Blackness”
Nu Guinea “Howls” feat. Tony Allen
Gabriele Poso “Awakening”
Nu Guinea “Exotica Dance Club”
Mustapha Tettey Addy “Coming Home”
Gabriele Poso “New Moon (Yoruba Soul Dub)”
Wayne Snow + Max Graef “Rosie (Nu Guinea Paradise Remix)”
Ruby Rushton “Where Are You Now”
Ruby Rushton “Room With A View”
DJ Khalab “Dense” feat. Shabaka Hutchings & Tommaso Cappellato