La storia che c’è dietro la nascita di questo progetto di produzione musicale e di arte visiva è di quelle belle belle. Di quelle che vorremmo sentire tutti i giorni, anche se probabilmente non avrebbero lo stesso gusto, fossero così usuali.
Il progetto di Angle nasce, infatti, tra i banchi, o meglio, tra gli schermi dell’Università, la Libera Accademia di Belle Arti di Firenze. E fin qui niente di particolarmente strano, se non fosse che la collaborazione, in questa storia, nasce tra uno studente ed il suo professore. Certo, ok. Il professore di linguaggi e tecniche dell’audiovisivo si chiama Piero Fragola ed è componente dei We Love (Bpitch Control). Certo, il giovane studente è Thomas Pizzinga, instancabile e appassionato videomaker, già attivo in molti tra i maggiori club italiani. Quindi, dai presupposti, il progetto non può che essere affascinante di per sé.
E in effetti Angle non delude le attese seminate dai suoi creatori. Sfruttando il linguaggio del mapping 3D, la proiezione di visual tridimensionali su una superficie (che di dimensioni ne ha due), sincronizzato alle basi prodotte dallo stesso Piero Fragola, Angle crea nuove esperienze sensoriali. La musica è una dubstep con un bel groove, che si mischia a suoni techno e house, mentre i vocals si muovono tra le sonorità spezzate svelando un cuore che batte a tempo di soul, e invitano ad una visione emotiva, quasi introspettiva delle proiezioni. Sulla struttura modulare costruita dal duo, un complesso di forme piramidali, le proiezioni mapping combinano e ricombinano forme geometriche, mentre una navicella si immerge nello spazio e ci porta a visitare, tra narrazioni cyberpunk, un universo fatto di Angoli.
Il primo live di Angle si chiama Tetra01, ed il video promo, pubblicato su Vimeo, ha già avuto un ottimo feedback online. E’ solo l’inizio, a quanto pare, di una bella collaborazione, una di quelle che vorremmo vedere più spesso.