Tutti conosciamo la forza fagocitante di Milano e la sua capacità altresì di concedere spazio a iniziative ben strutturate; e se vien fatto in “Week”, ancor meglio. È per questo che l’ultima settimana di novembre si è ormai configurata come la quella in cui si arriva alla sintesi degli sforzi annuali del settore musica e si tracciano le linee guida del prossimo anno e, all’interno appunto del contenitore della Music Week, oggi prende vita la quarta edizione di un evento che abbiamo sempre seguito da vicino, Linecheck Music Meeting & Festival. “Shape the future” recita il pay-off di quest’anno e dando uno sguardo agli oltre 60 panel e 200 speakers che affolleranno per tre giorni lo spazio BASE, beh, crediamo che la traccia per disegnarlo verrà calcata in maniera importante. É affascinante come questo momento dell’anno sia stato partorito dalle istanze, palesi e sottaciute, di imprenditorialità essenzialmente privata, impenditorialità che costellano l’intera penisola. Linecheck rappresenta un momento centripeto per favorire l’interconnessione tra realtà differenti, mettendo in luce i concetti di governance che permetterebbero di creare un vademecum che aiuti a capire “come si fanno le cose” in questo settore, partendo proprio dalle esperienze di coloro i quali hanno creato, senza supporto pubblico calato dall’alto, le condizioni per parlare di “settore”. I temi che propone questa quarta edizione sono disparati ma interconnessi, e rappresentano soprattutto la strada su cui il settore musicale meno vicino al concetto di mainstream deve battere per riuscire ad avere la riconoscibilità che merita: dall’audience engagement alla connessione tra brand e musica, il networking tra operatori, i processi di internazionalizzazione, le imprese sociali innovative. Questo e molto altro. Fare le cose, ma farle per bene e farle accompagnati.
In questo senso, importante la qualità delle collaborazioni sviluppate, andando magari finalmente a toccare il settore pubblico o il settore privato “atipico” per gli eventi di musica, una breccia importante e molto significativa: dall’ufficio export di SIAE ad Assomusica, Nuovo IMAE e Cariplo Factory e non per ultimo il Comune di Milano. Lo spirito con cui nasce Linecheck e si organizza sembra ricalcare quello del ritmo circadiano dell’industria musicale: al mattino si lavora, al mattino c’è spazio per stringere collaborazioni, vedersi in faccia, promuoversi, imparare e quindi “meeting” una serie di incontri, workshop e masterclass (segnaliamo quella con Georgia Taglietti, boss del Communication Department del Sonar) ed in questo senso anche noi di Soundwall ci abbiamo messo lo zampino, nel panel “Festivals and Branding”(Spazio Base C – venerdì 23 – H.11.30) che vedrà protagonisti due dei nostri, Damir Ivic e uno dei fondatori di Soundwall ovvero Antonio Fatini, che nella vita fa anche il direttore creativo dell’agenzia Klein Russo. Ma come detto l’industria musicale non si ferma a sera, anzi è in quel momento che i semi piantati nelle estenuanti mattine di lavoro diventano frutti e quindi spazio alla musica suonata che quest’anno promette nomi magari meno altisonanti delle edizioni passate ma con proposte di profilo come Andrea Belfi, Federico Albanese, Lotic, Jessica Einaudi, Daykoda e K-Conjog. Un programma fitto che potete consultare qui, un’opportunità per chiunque bazzichi nell’ambiente musicale e crede nella forza delle proprie intuizioni e abbia voglia di metterle in pratica. Per acquistare i biglietti, seguite questo link: Tickets.