Nel cuore della Ville Lumière, più precisamente nel quartiere di Montmartre si trova lo studio del musicista, dj, label manager e producer della sua etichetta Blackstrobe Records, Arnaud Rebotini. In occasione della presentazione del suo nuovo EP “Pagan Dance Move” ci racconta del modo in cui produce musica per i suoi album da solista e non, e da inoltre una particolare definizione di cosa è la techno per lui.
Quando uscì il primo album della tua leggendaria band Black Strobe “Burn Your Own Church” prese tutti alla sprovvista. Vuoi spiegarci dal tuo punto di vista che particolarità aveva e da che generi/stili di musica, era contraddistinto?
Era contraddistinto da una tonalità molto rock, molto industriale quasi metal ma con un’influenza già molto blues che ritroveremo nel prossimo album di Black Strobe “Boogie In Zero Gravity”. Al contrario l’album “Burn Your Own Church” era un album abbastanza cupo perché era un momento molto particolare della mia vita ed è per questo che ha preso tutti di sorpresa… le persone si aspettavano un album più danzante ma io non ero in vena di fare quel genere di cose che poi ho fatto nei mie album da solista più tardi.
Descrivi in breve quali sono i pro e contro nel lavorare con una strumentazione analogica? Che cosa ti piace più utilizzare nelle tue produzioni?
Mi hai chiesto della strumentazione analogica giusto?! Bene mi piace usare il Roland Jupiter 8 come per il nuovo album dei Black Strobe ma anche Roland VP30030, Arp Solina string machine e Korg Ms20.
Sappiamo benissimo che non usi solamente strumentazione analogica, giacché hai dei beatbox che sono digitali, ma si tratta di un digitale vintage. Apparecchi che in qualche modo hanno fatto la storia della musica elettronica. Parlaci un po’ di come avviene la composizione della musica con queste macchine e quale effetto abbia su di te usarle? Come mai li preferisci ad altri dispositivi?
Si non uso solo strumentazione analogica poiché possiedo beatbox digitali ma stiamo parlando di un digitale vintage. Tutti i miei apparecchi sono vintage e tutti loro in un certo senso hanno fatto la storia della musica elettronica. Per esempio, solo con questi sintetizzatori i Depeche Mode hanno fatto un album o quelli di Detroit che hanno inventato la techno. Mi piace molto la strumentazione vintage perché gran parte dei plugins che puoi comprare per il tuo computer cercano di ricostruire quel tipo di suono in modo povero. Io preferisco usare quelli veri affinchè possa avere un approccio più intuitivo con la musica perché li posso testare veramente.
Quindi hai detto che facendo uso di questi sintetizzatori puoi avere un approccio intuitivo alla musica perché puoi testare veramente ciò che stai producendo. Qual è invece un altro fattore d’ispirazione nella tua produzione? Guardi al passato o sei sempre in continua tensione verso il futuro?
Io non sono così nostalgico sapete, non voglio fare musica revival, voglio fare musica moderna con un suono vero e proprio perché la maggior parte degli strumenti digitali virtuali sul portatile cerca di avere il suono dei macchinari analogici e per me, io preferisco usare quelli originali insieme ad effetti moderni quindi cerco sempre di mixare le tecnologie moderne con quelle d’epoca in un certo senso.
Ho letto che il sentimento che ricorre spesso nella tua musica come ad esempio nell’album Music Components è la malinconia. Vuoi chiarirci il perché?
Non sono una persona malinconica e la musica malinconica è solo un’espressione poetica per me. Le storie delle persone felici non sono tanto interessanti ed ecco perché mi piace la musica malinconica. Quindi, cerco di essere onesto nella mia musica e faccio quel tipo di musica che amo ascoltare a casa e in studio. Dunque, la mia musica non è nostalgica ma piuttosto malinconica: quel sentimento triste che le parole non possono esprimere ed è questo che cerco di mettere nella mia musica che è maggiormente strumentale.
L’album “Someone Gave Me Religion” è un album che echeggia influenze diverse, dalla musica Ambient, Chill out all’elettronica di Detroit e Berlino. Secondo te sono stili facilmente percepibili per chi ascolta questo album?
“Someone Gave Me Religion” è un po diverso da Music Components il quale era un vero e proprio album techno. Prima di fare l’album ho pensato a cos’era per me la musica techno e per me la musica techno è mescolata con la musica tedesca degli anni Settanta. Quindi ho cercato di fare con “Someone Gave Me Religion” un collegamento e ripensare come ispirazione qual era la definizione propria della moderna musica elettronica, qualunque essa sia. Questa è la ragione perché ho inserito anche una traccia Ambient di 13 min “The first Thirteen Minutes of Love”: la musica techno non è solo dance music. Io volevo solo fare un album con diversi mood e l’idea era di mescolare le influenze degli anni settanta con il sound techno.
Come tutti sei stato un artista molto impegnato in quest’ultimo anno tra festival e release. Trovi mai del tempo per godere dei frutti del tuo lavoro e della tua passione? Se si, in che modo?
Sono a posto, ho del tempo libero per vivere la mia vita e sì anche se sono un po’ occupato, al momento cerco sempre di trovare del tempo per me e la mia famiglia. Per passare il tempo mi piace molto andare a pesca.
Recentemente ho letto della collaborazione con Yan Wagner. Entrambi siete pianisti, cantanti dotati di una voce profonda, produttori, djs. Siete fatti per lavorare insieme. Che cosa possiamo aspettarci da un duo come il vostro?
Non ho in progetto di produrre nessun altro al momento ma ho appena fatto appunto questa collaborazione con Yan e adesso sto producendo il prossimo album della mia band Black Strobe quindi non ho il tempo per produrre la musica di altre persone. Ho in progetto di lavorare probabilmente alla colonna sonora di un film.
Sia tu che Yan avete la passione per i sintetizzatori. Fammi una top five di quelli che ami di più utilizzare.
Roland Jupiter 8, Korg MS20, Roland VP30030, Sequencial Circuit pro-one e E-mu Sp1200.
English Version:
In the heart of Paris, in the district of Montmartre is Arnaud Rebotini’s studio, musician, dj and producer of his label Blackstrobe Records. In occasion of the presentation of his new solo EP “Pagan Dance Move”, Rebotini talks about how he produced his solo/ band albums and gives a particular definition of what, to him, techno music is.
The release of Black Strobe’s first album “Burn your own Church” took everyone by surpsise. According to you, what characteristics and details did it have and what genres of music were you trying to embrace within it?
It was marked by a rock mood, very industrial and almost metal and also had blues influences that we will find in the next album of Black Strobe “Boogie in zero gravity” and that was a pretty dark album beacuse it was a special moment of my life and therefore took everyone by surprise, and then there where a lot of great guitar, drums… people expected a dancing album and I did not want to do so in that precise moment of my life..the thing that I have made later on as solist are similar to the ones the people expected.
Tell us what, according to you, are the pros and cons of analog instruments. What do you prefer using for your productions?
You ask me of analog instruments. Well, I like to use jupiter 8 as for the new Black Strobe album and I really like using string machines like VP30030 from Roland and string machine called Arp Solina and others of this kind of instruments and Korg MS20 for the new Black Strobe stuff and thats it for now.
We know you don’t rely only on analogs as you have digital beatboxes, although we are talking about vintage machinery. These are instruments which in some ways have made electornic music history. Tell us about how composition with these instruments happens and what effect they have on you?
Yes I don’t use only analogue instruments as I have beatboxes that are digital, but we are talking about digital vintage. All my equipment is vintage and all of this devices in some way have made the history of electronic music. For exemple, only with these synths Depeche Mode have made an album, or those from Detroit who invented techno. I like very much the vintage machinery because most of the plugins that you can buy for your computer try to rebuild that kind of sound in a poor way. I prefer to use the real ones. You can have a more intuitive approach to music because you can touch them really.
So as you said using these synths you can experince a more intuitive approach to music because you can really test what you are producing. What’s another factor of inspiration for your production? Do you take to the past or are you more directed toward the future?
I’m not so nostalgic you know, I don’t wanna make revival music, i want to make modern music with a real sound because most of the digital virtual instrument on the laptop try to have the sound of the analogue machinery and I prefer to use the original one and use modern compression, modern effect, modern way to edit and all this kind of things so I try to mix the modern technologies and the vintage technology.
I’ve read that melancholy is a frequent emotion expressed in your music, as for example in the album Music Components. Would you like to tell us why that is?
I’m not a melancholic guy, melancholic music for me is only an expression that is more poetic. Happy people’s stories are not really interesting and that’s why i like the melancholic music so I try to be onest in my music and i made the music i love to listen to at home or in the studio. Then my music is not nostalgic but rather melancholic: that sad feeling which words can not espress and that is what I try to put in my music that is mainly instrumental.
Someone Gave Me Religion is an album which echoes different influences, from ambient music to electronic from Detroit and Berlin. Do you believe these are easily made out genres for those who listen to the album?
Someone Gave Me Religion is a bit different from Music Components that was a proper techno album. Before doing the album I thought what techno music is for me, and for me it’s mixed to this kind of early seventies German music with a disco beat. So I tried to do with Someone give me a Religion a link or to rethink for me as an inspiration the proper definition of modern electronic music or what you can call techno and to make also ambient, progressive music as the 13 minutes track “ The First Thirteen Minutes of Love”. Techno is not just dance music is that I want to say with this kind of track. I just wanted to make an album with different moods and the idea was to combine the influences of the seventies with the techno sound.
As many other artists you’ve been very busy this past year between releases and festivals. Do you ever find the time to benefit from the profit of your work and passion, and if yes how?
I’m ok I have some free time for live my life and yeah i’m a bit busy at the moment but I try to manage time for me and my family here. To enjoy the time i like to go fishing!
Recently I’ve read of your collaboration with Yan Wagner. You’re both pianists, singers, producers and djs: you’re made for working together. What can we expect from a duo like yours?
I have no plans of producing anyone but I just do the collaboration with Yan Wagner and I’m producing the new Black Strobe album so I have no time to produce other people’s music but i will probably work on the music for a movie and thats it.
Both Yan and yourself have a passion for synths. Give me a top 5 of your favourite ones to use.
Jupiter 8 from Roland, Korg MS20, VP30030 from Roland, Sequencial Circuit pro-one and E-mu Sp1200.