Giorgio Gigli torna del con del materiale nuovo. E finalmente, avendolo negli ultimi due anni visto produrre meno rispetto alla grande quantità di EP che l’hanno portato, nel 2015, a pubblicare il bellissimo “The Right Place Where Not To Be” su Electric Deluxe.
In verità, dovremmo forse essere contenti per Gigli, avendo più di una volta affermato di comporre musica nei momenti di crisi personale. Sappiamo benissimo, però, quanto spesso gli artisti raccontino nelle interviste cose che a distanza di tempo nemmeno ricordano di aver pensato o vissuto, quindi tralasciamo le analisi psicologiche del caso e dedichiamoci a qualcosa di più dilettevole e pertinente.
Come detto, il ritorno di Gigli fa seguito a due uscite risalenti a un paio di anni fa e con il suo imminente nuovo EP “Moving Through Time”, in uscita il 9 febbraio per la Eclectic Limited, l’artista romano si riappropria di traiettorie sonore a lui molto più consone, per comodità ascrivibili alla categoria “italians do it darker”, tanto bene rappresentata da un personaggio come Donato Dozzy o dal più giovane, nonché super talentuoso dj e producer, Claudio PRC. L’EP presenta, poi, il remix dell’ottimo artista finlandese Samuli Kemppi, ma la traccia che oggi siamo lieti di presentarvi in anteprima non è né la sua versione né la title-track, bensì “Object”.
Ipnotica, implosiva, poetica, claustrofobica, evocativamente industrial, nonché dannatamente bilanciata: un ottimo antipasto per un EP elegante e scuro come la pece. E un ottimo ritorno, sì, ci auguriamo sia solo un nuovo inizio!